Secondo l’Ecdc, il Centro Europeo per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie, l’Europa deve intensificare con urgenza gli sforzi per combattere le epatiti B e C al fine di raggiungere l’obiettivo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità di eliminare queste malattie entro il 2030. Al momento, circa sei milioni di persone convivono con l’infezione cronica da epatiti B e C nell’Unione Europea e nello Spazio Economico Europeo, mentre a livello globale, le due forme di epatite causano complessivamente 1,1 milioni di decessi e 3 milioni di nuove infezioni ogni anno.

L’Ecdc evidenzia che il numero segnalato di nuovi casi di epatite B sta diminuendo in tutti i Paesi dell’Ue/See grazie alla vaccinazione contro il virus Hbv, ma sottolinea che sono necessari ulteriori sforzi per garantire una diagnosi e un trattamento tempestivi. Per quanto riguarda l’epatite C, alcuni Paesi hanno registrato un calo delle nuove infezioni grazie a misure di prevenzione primaria, ma alcune popolazioni chiave, come le persone che fanno uso di droghe iniettabili, continuano a essere gravemente colpite e incontrano ostacoli nell’accesso ai servizi.

Il rapporto dell’Ecdc, pubblicato a fine 2022, indica che alcuni Paesi sono lontani dal raggiungimento degli obiettivi del Piano d’azione europeo dell’Oms per il 2020 e che c’è ancora molto lavoro da fare per eliminare l’epatite virale entro il 2030. Per raggiungere questo ambizioso obiettivo, l’Ecdc suggerisce alcune misure essenziali, tra cui l’identificazione delle persone potenzialmente contagiate attraverso un aumento dei test, il miglioramento dell’accesso ai test per i gruppi a rischio e l’assicurazione che le persone infette abbiano accesso alle cure necessarie. Inoltre, i programmi di trattamento, prevenzione e controllo dovrebbero essere intensificati per interrompere la trasmissione dell’epatite e ridurre la morbilità e la mortalità correlate.

Andrea Ammon, a capo dell’Ecdc, sottolinea che sebbene l’efficacia delle misure di prevenzione, come la vaccinazione contro l’epatite B, abbia contribuito a ridurre la trasmissione della malattia nel corso degli anni, il peso delle infezioni croniche rimane significativo a causa della mancata diagnosi e cure adeguate. Per affrontare questa sfida, è necessario intensificare gli sforzi e adottare nuovi approcci innovativi per la diagnosi e il trattamento dell’epatite.