Oggi è il grande giorno dell’ultima puntata di Doctor Who con protagonista Jodie Whittaker, dal titolo The Power of the Doctor. Ncuti Gatwa sarà il nuovo interprete del personaggio, ma non prima che venga completata l’ormai mitica – quanto fatidica – fase di Rigenerazione, processo fondamentale e sempre molto atteso dai fan della pluridecennale serie britannica.
Per chi non lo sapesse, difatti, il protagonista di Doctor Who è sempre “lo stesso” anche se nel corso degli anni gli attori che l’hanno interpretato hanno avuto in comune solo l’essere britannici, essendo per il resto molto diversi tra loro. Il tutto è giustificato proprio da questo espediente narrativo diventato mitico e che permette di rinnovare l’eroe della saga alternandone, però, sistematicamente volto, personalità… e gusti alimentari.
I Time Lord vantano questo piccolo “trucco” denominato Rigenerazione… con cui sfuggono alla morte, rinnovandosi. A differenza degli umani, quando muoiono si trasformano letteralmente, assumendo un nuovo corpo. Sono fondamentalmente la stessa persona, e al contempo non lo sono più dato che non cambia solo l’aspetto ma anche certi comportamenti e inclinazioni personali.
Il nuovo aspetto non è intenzionale, ma probabilmente influenzato dal subconscio.
Solitamente i Time Lord possono avere dodici rigenerazioni, ovvero tredici “vite”, in totale, ma non è mandatorio, e qualcuno (come il cosiddetto “Dottore” protagonista della serie) è soggetto a uno strappo alla regola. Le cause di morte possono essere le più disparate, e il processo di rigenerazione non è mai uguale e, anzi, varia ogni volta, anche nelle conseguenze.
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