Cosa si nasconde dietro la messa in scena del secondo capitolo di Romulus? Un’architettura produttiva pensata per immergere lo spettatore in un ambiente in pieno stile Roma dei primordi! Dalle location, alle scenografie, fino ad arrivare ai costumi e al trucco, tutto richiama nei minimi dettagli l’epoca dell’Antica Roma. Benvenuti nell’incredibile mondo di Romulus 2 – La guerra per Roma, appena approdata su Sky e NOW.

La nascita di Roma come non è mai stata raccontata in otto nuovi episodi – girati come i precedenti interamente in protolatino – arriveranno al cuore del mito fondativo di Roma, con i protagonisti della prima stagione, Andrea Arcangeli (Yemos), Marianna Fontana (Ilia) e Francesco Di Napoli (Wiros), cui nei nuovi episodi si aggiungono Valentina Bellè (Volevo fare la rockstar, L’uomo del labirinto, Catch-22) nei panni di Ersilia, a capo delle sacerdotesse Sabine; Emanuele Maria Di Stefano (La scuola cattolica, Siccità) che interpreta il re dei Sabini Tito Tazio, figlio del Dio Sancos, il più potente nemico di Roma; Max Malatesta (Favolacce, Il primo Re) è Sabos, consigliere e braccio destro del re dei Sabini; Ludovica Nasti (L’amica geniale) veste i panni di Vibia, la più giovane fra le sacerdotesse Sabine; mentre Giancarlo Commare (Skam Italia, Maschile singolare, La Belva) è Atys, il giovane re di Satricum. Tornano anche Vanessa Scalera (Silvia), Sergio Romano (Amulius) e Demetra Avincola (Deftri).
Nei primi due dei nuovi episodi, girati rispettivamente da Matteo Rovere e Enrico Maria Artale, Yemos e Wiros, figli della Lupa e fratelli per scelta e per destino, fondano Roma insieme a Ilia, Deftri, all’intero popolo dei Ruminales e a un gran numero di latini in cerca di un nuovo inizio e di una nuova patria. I due sono proclamati re della città che sorge al posto della vecchia Velia. Roma è una città fondata non sul sangue e sulla vendetta, ma sulla giustizia e sulla pace, una promessa di fratellanza e riscatto sociale per tutti. In tutti i territori si parla solo delle loro gesta, tanto che la voce giunge fino al crudele re di Cures, Tito Tazio, che invita i due fratelli nella terra dei Sabini. L’invito si dimostra un agguato che porta al rapimento delle sacerdotesse sabine. Wiros accoglie i quattro re dei popoli adiacenti per chiedere loro sostegno contro Tito Tazio, ma l’incontro non va come sperato. Quest’ultimo, accampato insieme ai suoi soldati ai confini di Alba, in cambio della pace, chiede di riavere indietro le sue sacerdotesse, fatte prigioniere da Yemos e Wiros durante l’agguato, ma senza successo. Nonostante Silvia implori i Sabini di non attaccare suo figlio, l’avanzata di Tito non si ferma.
Romulus 2 – La guerra per Roma è la prima serie TV italiana certificata carbon neutral. Durante la fase di produzione è stato adottato il rigido protocollo di Zen2030, società benefit italiana che ha come obiettivo la riduzione dell’impatto ambientale dell’intero settore audiovisivo italiano, sulla via delle zero emissioni nette. Una scelta in linea con l’impegno del gruppo Sky che, con la campagna Sky Zero, punta a essere la prima media company in Europa a diventare Net Zero Carbon entro il 2030.

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