La salute passa anche per l’accesso a medicinali a basso costo, innovazione e sostenibilità dell’industria farmaceutica per cui c’è la necessità di un quadro normativo a prova di crisi.
In piena pandemia la Commissione Europea ha lanciato una strategia farmaceutica allo scopo di aumentare le competenze in materia di sanità. Entro la fine dell’anno si prevede una valutazione e una revisione della legislazione europea sui medicinali e garantire un quadro normativo in grado di far fronte alle emergenze del futuro.
La pandemia ha portato le istituzioni europee a riflettere sulla necessità di rafforzare la risposta alle sfide della salute, mettendo in luce la mancanza o quasi di competenze in ambito sanitario, in particolare dal punto di vista di disponibilità e innovazione dei farmaci. Nella sua strategia varata due anni fa, Bruxelles ammette di dover potenziare anche il sostegno finanziario alla ricerca e all’innovazione, attraverso i programmi Horizon 2020 e EU4Health, il programma tutto destinato a rafforzare la sanità in Europa
La nuova strategia punta a permettere all’UE di soddisfare il fabbisogno di medicinali anche in tempi di crisi, sfruttando catene di approvvigionamento più solide di quelle attuali. Si ritiene anche necessaria una maggiore collaborazione tra i membri in materia di costi e rimborsi dei farmaci, garantendo l’accesso alle cure grazie a costi più accessibili.
Una parte del piano prevede anche l’obiettivo di ridurre l’inquinamento causato anche da sostanze farmaceutiche. Oltre a ciò l’Europa punta a promuovere l’innovazione e l’adattamento ai nuovi sviluppi scientifici e tecnologici e a ridurre la burocrazia.