Dopo la crisi economica del 2008-2011, ora la pandemia e la guerra in Ucraina stanno provocando conseguenze negative sull’economica globale. L’export e le strategie di internazionalizzazione rischiano di essere compromesse. Ecco che le aziende sentono il bisogno di trovare un nuovo accorgimento per non rinunciare al made in Italy. Nel 2021 esso ha raggiunto la cifra esorbitante di 516 miliardi di euro e nel 2022 ha mantenuto un buon livello di crescita.

Il convegno «Made in Italy, quale futuro? – L’export tra digitalizzazione e nuove sfide internazionali» organizzato da Promos Italia ha parlato proprio di questo tema. La situazione politico-economica incerta che viviamo sembra spingere il 61% delle imprese a un ripensamento dei propri approcci all’internazionalizzazione. Al momento però la risposta delle aziende pare restare positiva. Il 54% ritiene di aver gestito il cambiamento come un’opportunità, il 48% sta pianificando un’organizzazione più agile. Il 60% pensa che sia fondamentale rispondere ai cambiamenti di mercato.

Il 39% delle aziende invece fa la differenza perché crea piani alternativi all’estero per la gestione di eventuali situazioni di crisi. Questo si lega all’orientamento digitale dell’azienda per avere successo nei mercati internazionali. Le imprese con alta digitalizzazione hanno una performance sui mercati internazionali più alta del 27% rispetto a quelle non digitalizzate. Solo il 23% delle aziende si definisce altamente digitalizzato e soltanto il 35% dichiara di avere una strategia di digitalizzazione.

Stessi scarsi numeri anche per le imprese che affermano di aver acquisito importanti tecnologie digitali per l’export. In questi piccoli numeri rientrano anche le aziende che credono di essere in grado di rispondere in modo adeguato alla trasformazione digitale nei mercati internazionali. Meno della metà delle imprese sono capaci di attuare tecnologie digitali all’avanguardia e di usare sistemi di sales automation.

 

Attraverso la collaborazione di LinkedIn con Promos Italia, negli ultimi anni diverse aziende hanno iniziato il loro percorso di digitalizzazione, impostando una strategia di lead generation per aprirsi a nuove opportunità e contatti con l’estero.

Marcello Albergoni, country manager di LinkedIn Italia