A Ischia è stato avvistato un raro falco sacro, fotografato nell’Area Marina Protetta Regno di Nettuno, in Campania. La prima osservazione per l’Isola Verde e la terza per tutta la regione. Un esemplare giovane è stato avvistato da Stefano Costa, che si occupa di gestione di aree protette in Piemonte. Il falco sacro è un volatile di grandi dimensioni con un’apertura alare fino a 130 cm.
Una specie molto rara in Europa, dove ne restano meno di 600 coppie fra Ungheria e Slovacchia. In Italia non fa nidi, ma migra e poi sverna con pochi simili in Sicilia e in altre regioni meridionali. Il falco sacro fa parte della Lista Rossa delle specie a rischio estinzione. Le cause sono la perdita dell’habitat, l’ettrocuzione e altri fattori, ma in special modo la falconeria che minaccia la specie con prelievi illegali al nido.
In Campania il falco sacro è stato visto solo due volte, nel 1993 e nel 2003: in entrambi i casi si trattava di esemplari feriti e portati al Centro di Recupero. L’individuo più recente, trovato in provincia di Benevento, fu liberato poco dopo; mentre di quello del 1993 non si ha alcuna informazione.
ornitologo Rosario Balestrieri, presidente di ARDEA (associazione per la ricerca, la divulgazione e l’educazione ambientale)
A Ischia è avvenuta quindi la prima osservazione non legata ad animali feriti o colpiti da bracconieri. Nel 2010 si è avviato un progetto di conservazione della specie che segue i falchi sacri di Romania, Ungheria e Slovacchia. Il progetto ha permesso di avere molti tracciati GPS e altri numerosi elementi utili per la conservazione della specie. Nonostante spesso i falchi sacri abbiano sorvolato la Campania, senza essere visti, stavolta Stefano Costa non si è lasciato sfuggire la buona occasione.