In Grecia lo scorso 7 ottobre le fonti energetiche rinnovabili sono state in grado di coprire il fabbisogno energetico per 5 ore, dimostrando che queste possono essere in grado di alimentare il sistema elettrico. L’annuncio è stato dato dal premier Kyriakos Mitsotakis tramite il suo account Twitter e confermato da Ipto, operatore indipendente di trasmissione dell’energia.
Secondo il think tank greco dedicato allo sviluppo sostenibile, The Green Tank, la quota di energie rinnovabili ha rappresentato il 46% dell’energia prodotta in Grecia per otto mesi fino allo scorso agosto, rispetto al 42% del 2021. Dallo scoppio del conflitto in Ucraina la nazione ha dimezzato la dipendenza dal gas russo, aumentando la quota di gas naturale liquefatto importato da Revithoussa. Contestualmente sono aumentate le estrazioni di carbone, rimandando la chiusura di alcune centrali inquinanti.
Nel 2021 la Grecia si è classificata al 7° posto a livello mondiale per quanto riguarda la quantità di energia solare ed eolica rapportata alla produzione totale di elettricità. Di fronte a una crisi energetica globale senza precedenti, il percorso da seguire è chiaro: dobbiamo muoverci più rapidamente per aumentare le energie rinnovabili al fine di fornire energia più economica ai nostri cittadini.
Kyriakos Mitsotakis