La Guardia di Finanza ha chiesto e ottenuto il sequestro di 545 canali e gruppi Telegram dediti alla distribuzione illegale di contenuti piratati: quotidiani, riviste e periodici, film, serie TV e anche libri. I contenuti venivano distribuiti gratuitamente, in barba al diritto d’autore.

L’operazione è nata da una segnalazione di un canale Telegram che distribuiva riviste e quotidiani. Le fiamme gialle si sono ben presto accorte che si trattava della punta dell’iceberg: era soltanto una delle tantissime diramazioni di una vastissima rete di canali pirata. Alcuni altri gruppi offrivano anche l’accesso ai palinsesti televisivi e alla PPV.

Le indagini hanno portato alla perquisizione di otto persone residenti tra Veneto, Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna e Campania. Complessivamente, il network raggiungeva oltre 430.000 iscritti. L’associazione a delinquere dietro questi canali – a differenza di quanto avviene con il pezzotto – non chiedeva un ‘obolo’ per l’accesso ai gruppi privati, ma in compenso riusciva a monetizzare il vasto pubblico pubblicando ogni giorno un gran numero di link d’affiliazione e banner pubblicitari.

Bene l’operazione condotta dal Nucleo Speciale Tutela Privacy e Frodi Tecnologiche della Guardia di Finanza di Roma in merito al sequestro di 545 canali illeciti su Telegram che condividevano illegalmente contenuti protetti dal Diritto d’Autore. Il bacino di utenti, oltre 430mila, rende contezza di un fenomeno sommerso dalle dimensioni importanti con conseguenze determinanti per il futuro dell’industria dei contenuti culturali. Per il solo settore audiovisivo parliamo di 1.7 miliardi di euro di danni al Sistema Paese e 9400 posti di lavoro a rischio. È fondamentale non abbassare la guardia e l’auspicio è che il nuovo Parlamento possa riprendere quanto prima il processo avviato dalla precedente legislatura in merito alla nuova legge antipirateria

ha commentato con soddisfazione Federico Bagnoli Rossi, Presidente della Federazione per la Tutela delle Industrie dei Contenuti Audiovisivi e Multimediali.