Arriva l’esonero contributivo per le neomamme dipendenti. Dopo la maternità obbligatoria, tornano al lavoro. La legge di bilancio 2022 ha previsto un esonero del 50% dei contributi previdenziali a carico delle lavoratrici madri dipendenti del settore privato. La durata dell’esonero è di un anno e parte dalla data di rientro al lavoro. Ovviamente, dopo il congedo obbligatorio di maternità.

Resta ferma l’aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche. Si tratta di un esonero introdotto in via sperimentale della durata di 12 mesi. Le dodici mensilità che decorrono dal mese di competenza in cui c’è stato il rientro della lavoratrice a lavoro, al termine del congedo di maternità.

L’esonero contributivo spetta alle lavoratrici dipendenti del settore privato che rientrano al lavoro dopo il congedo entro il 31 dicembre 2022. Esso si applica alle lavoratrici dipendenti della Pubblica Amministrazione. Vale per i rapporti che si creano entro il 31 dicembre 2022. Ecco cosa comprende l’esonero:

  • rapporti di lavoro a tempo indeterminato
  • rapporti di lavoro a tempo determinato
  • rapporti di lavorto part-time
  • settore agricolo
  • rapporti di apprendistato, lavoro domestico e intermittente

Quando la lavoratrice fruisce dell’astensione facoltativa al termine del periodo di congedo obbligatorio, l’esonero trova applicazione dalla data di rientro effettivo al lavoro. Il rientro deve avvenire entro il 31 dicembre 2022, visto che si parla di un’agevolazione sperimentale del 2022. L’Inps dichiara che è il datore di lavoro a dover presentare richiesta per conto della lavoratrice neomamma interessata all’esonero.