Bonus bollette: le nuove misure del Decreto Lavoro per i lavoratori dipendenti con figli

Il Decreto Lavoro, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 3 luglio 2023, introduce importanti novità per i lavoratori dipendenti con figli a carico. Una delle principali modifiche riguarda la soglia dei fringe benefit esenti, che consente ai datori di lavoro di erogare un bonus bollette fino a 3.000 euro per coprire le spese di acqua, luce e gas.

Il bonus bollette rappresenta una delle novità previste per il 2023 e offre un beneficio specifico ai lavoratori dipendenti con figli. Si tratta di un importo che può essere riconosciuto volontariamente dal datore di lavoro e che può essere erogato direttamente in busta paga.

È importante sottolineare che questo bonus non è esteso a tutti i lavoratori dipendenti, ma è riservato esclusivamente a coloro che hanno figli a carico. I fringe benefit, che includono anche buoni pasto e voucher per specifiche spese, rientrano tra le forme di incentivazione messe a disposizione dai datori di lavoro. La soglia dei fringe benefit esenti, che è fissata a 258,23 euro, è stata alzata a 3.000 euro per il 2023 per i lavoratori dipendenti con figli. Ciò significa che le aziende possono erogare beni o servizi ai propri dipendenti fino a questa cifra, garantendo loro l’esenzione fiscale e contributiva.

Inoltre, il Decreto Lavoro conferma la possibilità per il datore di lavoro di erogare somme a titolo di rimborso o copertura dei costi delle utenze domestiche, come acqua, luce e gas. Questo rappresenta un ulteriore vantaggio per i dipendenti che potranno beneficiare del bonus bollette fino a 3.000 euro. Le regole ordinarie relative ai fringe benefit rimangono in vigore per i lavoratori dipendenti senza figli a carico. Per loro, il limite di esenzione fiscale rimane di 258,23 euro e non è prevista la possibilità di riconoscere il bonus bollette.

È responsabilità dell’azienda decidere se erogare i fringe benefit e a chi. Pertanto, non tutti i dipendenti riceveranno il bonus bollette e l’importo erogato potrebbe essere inferiore alla soglia massima prevista dal Decreto Lavoro. L’erogazione dei fringe benefit avviene su base volontaria da parte del datore di lavoro, che può scegliere i destinatari e il valore dei beni o servizi da erogare come incentivo o premio ai dipendenti.