L’aumento delle stazioni di ricarica per auto elettriche è necessario in seguito all’aumento del numero di veicoli in circolazione. Questo è, in sintesi, il contenuto del piano della Commissione per i trasporti e il turismo europeo che, dopo aver raccolto il parere positivo di 36 deputati su 44, dovrà passare al vaglio della Commissione Europea.

Il progetto di legge si basa su tre capisaldi: stazioni di rifornimento molto più numerose, ricarica semplice e semplificata delle autovetture e sostenibilità dei trasporti marittimi, in particolare per l’aspetto legato ai combustibili.

La Commissione ha proposto che entro il 2026 ogni 60 km dovrebbe esserci una stazione di ricarica per auto elettriche, ad esclusione delle isole, definite zone ultra-periferiche con strade scarsamente trafficate, per le quali sono previste delle deroghe. Stesso discorso vale per l’idrogeno per il quale dovrà esserci una stazione ogni 100 km entro il 2028.

Inoltre, sono previsti degli accorgimenti allo scopo di rendere costi e procedure di ricarica più agevoli e comprensibili. La Commissione per i trasporti e il turismo vuole rendere il rifornimento delle auto elettriche comparabile, abbordabile e accessibile a tutte la marche di veicoli. Come per gli altri carburanti dovranno essere esposti i prezzi di rifornimento per le auto elettriche e a idrogeno, rendendo più semplice il pagamento sul posto.

Infine, sono state proposte norme più stringenti per i combustibili impiegati per il trasporto marittimo per tutte le navi con stazza lorda superiore alle 5’000 tonnellate. L’obiettivo è quello di ridurre del 2% le emissioni di questi mezzi entro il 2025, fino a raggiungere una riduzione dell’80% entro il 2050. Sono previste anche delle sanzioni nel caso del mancato rispetto di queste norme.