Elon Musk detta le condizioni della pace tra Russia e Ucraina. Il conflitto diventa una partita a Risiko sui social: secondo il miliardario l’Ucraina dovrebbe cedere la Crimea a Putin in cambio della fine di ogni ostilità (perché, del resto, «è una regione russa dal 1783»).

Non contento, Musk propone anche altre condizioni: i referendum farsa per l’annessione delle regioni russofone? Vanno ripetuti, ma questa volta sotto l’occhio vigile delle nazioni unite. «La Russia dovrà andarsene se questo è il volere della popolazione», aggiunge.

L’Ucraina dovrebbe poi impegnarsi a garantire le forniture idriche alla Crimea e a rimanere neutrale. Nessuna adesione alla NATO (nonostante la richiesta presentata tre giorni fa e il parere positivo di quasi il 70% dei cittadini).

«Questo è l’esito più probabile del conflitto, è una questione di quando non di se», ha detto, per poi aggiungere che l’esito «possibile, ma non probabile» del conflitto è lo scoppio di una «guerra nucleare».

Elon Musk ha proposto la sua visione di pace agli utenti di Twitter, con un sondaggio. Mentre scriviamo questa notizia, la proposta di ‘pace’ di Elon Musk è stata rifiutata dal 54,4% degli utenti. Un risultato che evidentemente non ha soddisfatto il miliardario, e così partono anche le accuse di brogli: «Il più grande bot attack che abbia mai visto», risponde a chi suggerisce che il voto sia stato manipolato da migliaia di account falsi.

L’ira degli utenti di Twitter: “Putin deve essere processato”

Ma la verità è più semplice. La proposta di Elon Musk non piace agli utenti del social perché di fatto lascerebbe l’aggressione militare da parte della Russia impunita, facendo pesare ogni condizione su Kiev.

«La mia proposta di pace: l’Ucraina ristabilisce la sua sovranità su tutti i suoi territori e la Russia viene demilitarizzata e denuclearizzata», si legge in un commento firmato dal consulente politico americano Paul Massaro. La risposta attualmente ha oltre 50.000 mi piace (circa il doppio di quelli raccolti dal post di Musk).

«Putin deve essere condannato da un tribunale internazionale, la Russia dovrà pagare la ricostruzione dell’Ucraina», rincara la dose un altro utente. Mentre l’ambasciatore ucraino Andrij Melnyk sceglie di mettere da parte il bon-ton: «vattene a fare in c**o, questa è la mia risposta più diplomatica @elonmusk».