Il sintomo principale della sindrome della persona rigida è proprio la rigidità muscolare dell’addome e del tronco. Una malattia che ha origine dal sistema nervoso centrale e colpisce in gran parte le donne. Ci sono tre patologie della sindrome:
- autoimmune: è presente in chi soffre di diabete di tipo 1 o di anemia perniciosa
- paraneoplastica: associata a chi soffre di cancro al seno, al rene o al polmone
- idiopatica: forma rara
I sintomi sono rigidità muscolare, spasmi di tronco e addome. Colpisce gli arti inferiori e superiori, anche se colpisce in modo rigido tutto il corpo. Di solito la sindrome della persona rigida progredisce portando a disabilità e rigidità in tutto il corpo.
La causa precisa della sindrome della persona rigida non è ancora chiara. La conseguenza della patologia però è l’alterazione proteinica con associazioni di encefalomielite, tioridite, anemia perniciosa e altre infezioni. Nei pazienti affetti ci sono anticorpi contro la decarbossilasi dell’acido glutammico.
Per la diagnosi il medico parte dai tipici sintomi della malattia. Altri esami prescritti sono l’elettromiografia e le analisi del sangue per la rilevazione degli anticorpi di chi ne è affetto. Non c’è una cura precisa, ma ci sono differenti trattamenti medici per monitorare sintomi. Ad esempio sedativi per rilassare i muscoli e la somministrazione per via endovenosa di immonoglobuline. Usati anche i corticosteroidi per brevi periodi.