In seguito ai referendum farsa tenuti dalla Russia nelle regioni occupate dell’Ucraina orientale, il Regno Unito ha approvato un nuovo pacchetto di sanzioni contro il Cremlino. Le misure avranno un impatto globale e, in parte, riguardano anche il tech. Apple, ad esempio, è stata costretta a rimuovere permanentemente VKontakte dal suo store, in tutto il mondo.

VKontakte è il social network più utilizzato in Russia, ma negli anni era riuscito a raggiungere anche alcuni utenti occidentali. In realtà parlare di un semplice social è riduttivo: è molto più simile ad una super-app su modello cinese, con un’unica piattaforma che integra un gran numero di servizi in un unico posto.

Con un comunicato, VK ha confermato che la sua applicazione è stata “bloccata da Apple“, aggiungendo che la versione iOS verrà comunque ancora supportata. Apple può limitarsi a rimuovere un’applicazione già distribuita in passato dal suo store, ma non può cancellarla dagli smartphone in cui è già stata installata.

Ad ogni modo, non è chiaro come VK potrà continuare a supportare la sua applicazione. Adam Dema, portavoce di Apple, ha confermato che sono anche stati chiusi tutti gli account developer dell’azienda russa. «Le app in questione – spiega Dema – sono in parte o completamente di proprietà di soggetti sanzionati dal governo del Regno Unito. Adempiendo ai suoi obblighi nei confronti della legge britannica, Apple ha rimosso le applicazioni da tutti i suoi App Store, in qualsiasi nazione. Gli utenti che le avevano già installate potranno continuare ad utilizzarle».

La Russia non è stata a guardare. In seguito allo scoppio del conflitto, il Cremlino ha approvato una serie di dure sanzioni contro le aziende tech occidentali, soprattutto americane: Facebook, Instagram e Twitter non sono più raggiungibili dalla Russia. Non senza una VPN, quantomeno. Le sanzioni russe in alcuni casi hanno avuto gravi conseguenze: Google Russia, ad esempio, è stata costretta a dichiarare bancarotta.