Fattori come la combinazione di polline e l’inizio dell’influenza potrebbero rendere la terza settimana di settembre la peggiore. Sì, la peggiore dell’anno per chi soffre di asma e allergie. L’ambrosia, uno degli allergeni autunnali più comuni, giunge a uno dei più alti conteggi di pollini annuali. Ecco che poi affiancato dall’influenza stagionale e dal rientro a scuola, allora dà inizio al ciclo di malattie infettive.

Inoltre, è da precisare che le erbacce, da metà a fine settembre, rilasciano in massa spore di polline nell’aria. Ciò dà problemi al 15% delle persone che soffrono di allergia. Per chi soffre d’asma è anche peggio. Le vie aeree di chi soffre di queste patologie sono già limitate e così possono restringersi ancor di più. Questo può causare gravi attacchi d’asma con rischio per la stessa vita.

Poi a fine settembre di solito c’è l’esplosione della prima influenza. Anche questa pericolosa per chi ha l’asma. Essa può portare all’infiammazione delle vie aeree provocando, appunto, i sintomi dell’asma. Altro aspetto da considerare è che negli ultimi due anni, a causa del Covid, la diffusione dell’influenza si è interrotta. Ecco perché molti non hanno gli anticorpi utili per combattere l’influenza, portando un aumento dei casi e infezioni più gravi.