Uno studio recente spiega che gli orsi e gli elefanti sono i mammiferi più longevi. Inoltre, sono anche coloro che rispondono meglio agli eventi metereologici estremi e al repentino cambiamento climatico. Ecco che queste sono le principali cause per cui gli habitat stanno cambiando. Prima allagamenti di forti piogge e poi forte siccità.
A questi fenomeni ogni specie reagisce in maniera diversa. I ricercatori hanno raccolto i dati su 157 specie di mammiferi di varia taglia comparandoli al clima dei loro habitat in 10 anni. In special modo su siccità e forti piogge. I topi, gli opossum e i woylia (rari marsupiali) sono i primi a soccombere ai fenomeni atmosferici estremi. In particolare, i woylia a causa delle piogge torrenziali si ritrovano le tane allagate e distrutti i pochi rifugi che hanno. Questo è uno svantaggio, ma dall’altra sapere che gli animali di grossa taglia, citati sopra, sono al sicuro dai cambiamenti climatici dà sollievo al cuore.
Gli animali grandi resistono meglio al cambiamento climatico perché figliando poco, possono rivolgere i loro sforzi di riproduzione nella ricerca del cibo. Purtroppo invece i piccoli animali come anche volpi, ermellini, lemming e scoiattoli soffrono davvero tanto la distruzione fisica degli habitat e le perturbazioni atmosferiche.