Nel luogo esatto del primo insediamento dell’antica Napoli è stato avvistato un giovane squalo verdesca. È stato visto nuotare non lontano dal Castel dell’Ovo e dal borgo dei pescatori Santa Lucia. L’avvistamento ha creato scompiglio fra i bagnanti.

Gaetano De Luca, l’avvistatore, racconta a Kodami:

 

È stato molto emozionante. Per me è stato il primo incontro con un piccolo squalo, di circa 70 centimetri di lunghezza. Frequentando il mare è facile incontrare molte creature marine, mi era già capitato di imbattermi in pesci serra e polpi anche di grandi dimensioni ma non avevo mai visto una verdesca. Nonostante in quel momento ci fossero tante persone che conoscono il mare, come me anche i pescatori del porticciolo non ne avevano mai visto uno.

 

 

Lo squalo verdesca fa parte della famiglia dello squalo bianco. Gli adulti possono raggiungere anche i tre metri di lunghezza. Non deve far paura, è innocuo, ma potrebbe rivelarsi pericoloso per i suoi morsi esplorativi. Si può trovare anche nelle acque del Mediterraneo e in Italia.

Predilige il mare aperto. Dall’altra, però non disdegna le coste, perché sono un habitat importante per l’accoppiamento, accudimento e crescita dei piccoli. Potrebbero avvicinarsi alle barche e ai subacquei durante la possibile ricerca di prede sotto costa.

Lo squalo verdesca però è una specie protetta la cui popolazione è in declino, a causa anche della pesca accidentale. Si è registrato che negli ultimi 36 anni la verdesca ha avuto un declino maggiore del 30% ed è stata classificata come specie “vulnerabile”.