Il rover Perseverance, il quale sta esplorando Marte da circa un anno e mezzo, ha iniziato a raccogliere campioni di rocce in attesa che queste vengano poi recuperate da una successiva missione di NASA/ESA. Questi minerali permetteranno di scoprire il passato del pianeta rosso.
Perseverance sta esplorando il cratere Jezero il quale sembrerebbe essere stato un fondale lacustre in cui un tempo scorreva dell’acqua. Questo viene evidenziato dalla presenza di alcuni depositi sedimentari presenti che fanno pensare al delta di un fiume.
I ricercatori sono convinti che i sedimenti presenti in esso possano essere in grado di raccontare a storia geologica di Marte. Si ritiene anche plausibile l’ipotesi che questi campioni possano contenere tracce di possibili forme di vita presenti sul pianeta in epoche passate.
Questo tipo di ambienti sulla Terra sono luoghi in cui la vita prospera. L’obiettivo dell’esplorazione del delta e del cratere di Jezero è cercare in questi ambienti un tempo abitabili rocce che potrebbero contenere prove di vita primitiva.
Amy Williams, professoressa di Geologia dell’Università della Florida e membro del team della missione Perseverance
I dati raccolti fino a ora hanno mostrato come l’ambiente è ben più complesso di quanto si pensasse. Per esempio la superficie è costituita da rocce ignee derivate da colate di magma invece di rocce sedimentarie più morbide. Segno che la superficie del cratere è stata erosa più del previsto nel corso del tempo.
Inoltre queste rocce ignee sembrano presentare segni di erosione particolari da parte di acqua e altre molecole organiche, elementi che supportano la teoria secondo cui il cratere avrebbe potuto essere abitato in tempi passati.
La raccolta dei minerali è coordinata da un gruppo di geologi e astrobiologi costituito da ricercatori di molte università e istituti come, per esempio, la Caltech, NASA, Lunar and Planetary Institute, Blue Marble Space Institute of Science.
In questo momento il rover sta continuando a esplorare il delta presente nel cratere per raccogliere altri campioni di rocce in attesa della missione di recupero che riporterà questi campioni sulla terra. La missione è ancora in fase di progettazione ed è provvisoriamente programmata tra l’autunno del 2027 e l’estate del 2028.