Perfino Apple, un’azienda con una capitalizzazione di mercato di quasi 3mila miliardi di dollari, lascerà a casa dei dipendenti. E’ l’ennesima grande azienda tech ad aver annunciato dei licenziamenti, in vista di una possibile nuova recessione globale.

Apple nelle scorse settimane si era dimostrata più restia di altri a lasciare a casa i suoi lavoratori. Anche Google aveva scelto una strategia più mite, limitandosi ad annunciare un rallentamento delle nuove assunzioni nella speranza di poter evitare un’ondata di licenziamenti.

Il problema è che anche semplicemente tagliando le nuove assunzioni si vanno a creare delle figure ridondanti, e così è stato per Apple. Cosa te ne fai di un’enorme divisione risorse umane se programmi di non fare nuovi colloqui o aprire nuove posizioni per un numero indefinito di mese? Non molto, ovviamente.

Apple ha annunciato che terminerà il rapporto di lavoro con circa 100 collaboratori a contratto della divisione HR, ossia il team che fa da ponte tra il resto dei lavoratori e l’azienda e che si occupa pertanto anche delle nuove assunzioni. I 100 lavoratori che hanno perso il lavoro avevano un rapporto di collaborazione esterno e molti di loro avevano un impegno part-time. Apple non intende, almeno per ora, rivedere il suo rapporto di lavoro anche con i dipendenti assunti a tempo indeterminato.