In un ambizioso progetto, la NASA sta pianificando di effettuare un esperimento di estrazione lunare entro il prossimo decennio. L’obiettivo della Nasa è quello di creare una base autonoma in grado di fornire tutto ciò di cui gli astronauti hanno bisogno per esplorare e vivere sulla superficie lunare.  L’idea è quella di estrarre ossigeno e acqua direttamente dalla Luna. Questo sarebbe un enorme passo avanti per l’esplorazione spaziale, in quanto consentirebbe agli astronauti di trascorrere più tempo nello spazio senza dover dipendere completamente dalla Terra per le risorse essenziali. Ma non finisce qui: la NASA sta anche esplorando la possibilità di estrarre materiali come il ferro e le terre rare, che potrebbero essere utilizzati per la costruzione di infrastrutture spaziali.

Prepararsi per il futuro su Marte

L’ agenzia governativa statunitense ha già messo in atto i primi passi concreti per realizzare questo progetto. Nell’ambito della missione Artemis, che mira a riportare gli americani sulla Luna entro il 2025, l’agenzia spaziale sta cercando di imparare il più possibile per rendere più agevole un viaggio su Marte in futuro. Uno dei principali obiettivi è studiare e poter analizzare le risorse presenti sulla Luna, come l’energia, l’acqua e il suolo lunare. L’idea è attirare investimenti commerciali per sostenere lo sviluppo di queste risorse e creare un’economia circolare nello spazio. Gerald Sanders, uno scienziato aerospaziale che lavora presso il Johnston Space Centre della NASA da 35 anni, ha dichiarato, secondo quanto riporta Reuters, che lo sviluppo dell’accesso alle risorse lunari è essenziale per ridurre i costi e promuovere un’economia sostenibile nello spazio. Ha spiegato che la NASA sta investendo nella fase di esplorazione per familiarizzare appieno le risorse disponibili e ridurre i rischi associati all’estrazione. Questo permetterà di attrarre investimenti esterni che avranno senso dal punto di vista economico e porteranno allo sviluppo e alla produzione di risorse lunari.

L’invio della trivella di prova sulla Luna

L’immagine di una squadra di scienziati che letteralmente “gratta” la superficie lunare può sembrare fantascienza, ma è proprio quello che si sta cercando di fare. Entro la fine del mese, verrà inviata sulla Luna una trivella di prova per testare la capacità di scavare nel suolo lunare, noto come regolite. Nel 2032, la NASA pianifica di effettuare una grande operazione di scavo e creare un impianto pilota di lavorazione per trasformare la regolite in risorse utilizzabili. La ricerca e lo sviluppo di queste risorse lunari coinvolgono anche altri paesi. L’Agenzia spaziale australiana sta collaborando con la NASA per sviluppare un rover semi-autonomo che preleverà campioni di regolite durante una missione programmata per il 2026. Questi campioni saranno fondamentali per comprendere la composizione del suolo lunare e valutare il potenziale di estrazione di ossigeno, che si trova sotto forma di ossidi nel suolo. L’obiettivo ultimo di tutto questo sforzo è quello di stabilire una presenza umana sostenibile sulla Luna e di sostenere le future missioni su Marte.