Un tempo, si parla di duemila anni fa, non c’era tempo per portarsi via gli oggetti. Quando si scappava, non c’era altro a cui pensare. Ecco che dopo così tanto tempo riemergono dagli scavi di Pompei armadi e bauli con stoviglie originali dell’epoca. Si pensa siano appartenuti a una delle famiglie colpite dall’eruzione del Vesuvio del 79 d.C. L’abitazione era appartenente alla classe media dell’epoca.

Pompei è un luogo storico che non finisce mai di regalarci nuove scoperte. Nel ritrovamento sono presenti vasi, anfore, piatti, oggetti in vetro e terracotta, tutti in bauli e armadi. Il tutto abbandonato durante la fuga dall’eruzione del vulcano. Ci sono anche oggetti meno noti come un prezioso bruciaprofumi decorato e sette tavole cerate raccolte da un cordino. Secondo gli archeologi sono appartenenti a una famiglia di classe media dell’epoca.

 

Nell’impero romano c’era un’ampia fetta della popolazione che lottava per il proprio status sociale e per cui il ‘pane quotidiano’ era tutt’altro che scontato.

Gabriel Zuchtriegel, Direttore del Parco archeologico

 

 

Gli oggetti ritrovati sono semplici, solo alcuni sono materiali preziosi come oro e bronzo. Sono presenti alcune stanze adornate, altre no.

 

Pompei non finisce di stupire ed è una bellissima storia di riscatto, la dimostrazione che quando in Italia si lavora in squadra, si investe sui giovani, sulla ricerca e sull’innovazione si raggiungono risultati straordinari.

Dario Franceschini, Ministro della Cultura