Il neo premier australiano eletto Anthony Albanese, nonché leader laburista ha portato in Parlamento una sferzata ecologista e progressista. Un programma attento alla lotta ai cambiamenti climatici e ai diritti civili. Inoltre, Albanese ha strappato il potere ai conservatori, dopo nove anni di governo. Il 4 agosto 2022 il Parlamento australiano ha approvato la legge più ambiziosa del clima che possa esistere.

 

Formalizza l’impegno dell’Australia di ridurre le emissioni di gas serra del 43% al di sotto dei livelli del 2005 entro il 2030 e metterà l’Australia sulla buona strada per raggiungere emissioni net zero entro il 2050. Abbiamo una chance per porre fine alle guerre per il clima, per la prima volta nella storia abbiamo un governo in grado di affrontare i cambiamenti climatici seriamente.

 Anthony Albanese

 

 

Oltre a questo, la legge prevede l’inserimento di nuovi obblighi per l’Autorità per il cambio del clima. Ci dovranno essere dei report annuali da fornire al Parlamento. L’iter di legge adesso passa dal Senato, la proposta verrà valutata il 31 agosto. Dovrà poi essere approvata in Parlamento a settembre con il sostegno dei Verdi. Secondo le previsioni del premier Albanese, si dovrebbero, inoltre, realizzare 604mila posti di lavoro riducendo anche i prezzi dell’energia elettrica. L’Australia così sarà portata all’obiettivo zero-emissioni entro il 2050.

La politica australiana vede come un bisogno essenziale l’agire per combattere i cambiamenti climatici. Anche perché l’Australia ha urgenza, visto che secondo l’IPCC (Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico), è una delle aree più a rischio di riscaldamento globale.