Un intervento salvavita quello all’ospedale Niguarda di Milano. Una giovane 24enne veneta ha subito un’operazione chirurgica per la rimozione di un grande aneurisma al cervello. Era di 4 centimetri con un rischio di rottura davvero alto. Il campanello d’allarme è stato una forte cefalea. L’intervento è durato 7 ore con l’utilizzo di un esoscopio chirurgico in 3D. La paziente è stata dimessa dopo 10 giorni dall’operazione, andata a buon fine.
La giovane ragazza veneta ha scoperto l’esistenza dell’aneurisma cerebrale gigante a seguito degli accertamenti fatti per la forte cefalea di cui soffriva. Essendo un aneurisma della carotide i medici veneti non potevano operare chirurgicamente. Sarebbe servita la chiusura endovascolare dell’arteria, che appunto avrebbe provocato la paralisi della paziente sul lato sinistro del corpo. Così si sono rivolti al Niguarda di Milano. Sette ore per la chiusura temporanea della carotide, escludere l’aneurisma e ricostruire vasi cerebrali.
La difficoltà specifica di questo caso era rappresentata dalla necessità di preservare il flusso nell’arteria corioidea anteriore, che nasceva direttamente dalla sacca dell’aneurisma, la cui interruzione era stata responsabile della temporanea paralisi subita da Anna durante il test di prova.
Marco Cenzato, Direttore della Neurochirurgia
Per escludere l’aneurisma dal circolo abbiamo provveduto all’applicazione di alcune “clip” avvalendoci dell’esoscopio chirurgico: una telecamera collegata a uno schermo ad alta risoluzione 4K e in 3D che permette una più alta definizione rispetto al tradizionale microscopio chirurgico.
Davide Boeris, neurochirurgo del team
Merito soprattutto dell’esoscopio che permette di visualizzare un campo operatorio di 1 cm su un monitor 55 pollici senza perdita di risoluzione. I neurochirurghi possono operare in piedi davanti allo schermo senza chinarsi su un microscopio.