La SEC, l’autorità americana che si occupa di vigilare sulla borsa americana e più in generale sui prodotti finanziari, ha messo nel mirino un presunto schema Ponzi legato alle criptovalute. Sono 11 le persone accusate di aver creato e promosso quello che sembra a tutti gli effetti uno schema piramidale.
Si chiama Forsage e secondo la SEC il progetto si reggeva interamente su uno schema fraudolento, ossia attraverso la simulazione di guadagni immensi garantiti ai primi investitori esclusivamente dal costante afflusso di nuovi capitali introdotti dai nuovi investitori, a loro volta raggirati dalle mirabolanti promesse dei fondatori del progetto.
Secondo l’autorità americana, questo schema criminale avrebbe complessivamente sottratto agli investitori oltre 300 milioni di dollari. Inutile specificare che il grosso di questa torta è andato direttamente nelle bocche dei fondatori del progetto, mentre agli investitori se va bene sono arrivate le briciole e se va male non è arrivato proprio nulla.
Forsage ha gestito uno schema piramidale per oltre due anni, gli investitori potevano ottenere una ricompensa in denaro esclusivamente portando nuovi investitori all’interno dello schema. Gli asset introdotti dai nuovi investitori venivano poi utilizzati per ripagare i primi, nel più classico dei pattern da schema Ponzi
si legge in un comunicato della SEC.
Carolyn Welshhans, capo della divisione Crypto Assets della SEC, ha aggiunto che «i truffatori non possono aggirare le leggi federali sui prodotti finanziari» e a nulla serve traslare gli schemi criminali dal mondo della finanza tradizionale a quello «degli smart contract e della blockchain».
I quattro co-fondatori di Forsage sono tutti di nazionalità russa, ma l’autorità ha anche convocato sette collaboratori del progetto, tutti residenti negli Stati Uniti d’America. Due dei collaboratori hanno già accettato di patteggiare con la SEC, nella speranza di ottenere una pena mite.