Si tratta del primo buco nero di massa stellare fuori dalla Via Lattea. Nell’universo ne esistono solo due tipi: i buchi neri super massicci al centro delle galassie e quelli di massa stellare, nati da stelle giganti collassate. Il merito della scoperta va a un team di ricerca internazionale costituito da numerosi centri di ricerca e atenei. Al vertice del gruppo di scienziati c’è il professor Tomer Shenar. Il buco è stato rinvenuto dopo anni di monitoraggio su un migliaio di stelle massicce in una galassia nana alle porte della Via Lattea. Esattamente le stelle della Nebulosa Tarantola.
Ecco trovato il primo buco nero di 9 masse solari, è dormiente, cioè che emette radi raggi x. Così è molto difficile da rilevare. Scoprirlo è stato possibile grazie all’interazione gravitazionale con una stella gigante blu di una massa superiore 25 volte quella del Sole. A 160mila anni luce dal pianeta Terra. Erano più di due anni che gli studiosi andavano alla ricerca di buchi neri. Poi dopo averlo trovato finalmente, hanno cercato la causa della sua presenza e della sua natura dormiente. Il perché della sua inattività è relativo alla vicinanza di una stella blu. Altra curiosità in merito è che il buco nero sarebbe nato senza l’esplosione della supernova, sua stella madre.
La stella che ha formato il buco nero sembra essere completamente collassata, senza alcun segno di una precedente esplosione. Le prove di questo scenario di ‘collasso diretto’ sono emerse di recente, ma il nostro studio fornisce probabilmente una delle indicazioni più dirette. Ciò ha enormi implicazioni per l’origine delle fusioni di buchi neri nel cosmo.
Tomer Shenar