In un deposito paleontologico del Canada sono stati rinvenuti oltre 80 fossili di esseri con tre occhi e
cervelli veramente ben conservati. Essi risalgono a 500 milioni di anni fa, ma sembrano morti ieri, per il loro perfetto stato di conservazione. A fare il ritrovamento due scienziati dell’Università di Toronto, Joseph
Moysiuk e Jean Bernard Caron.

I due studiosi li hanno descritti come fossili appartenenti a invertebrati dell’ordine dei Radiodonti e alla
classe dei Dinocaridi. Le indagini sono state concentrate su 270 esemplari di Stanleycaris hirpex fossilizzati
risalenti al Cambriano. Tali animali sono strani, tra i più bizzarri, inoltre, imparentati con gli attuali insetti e
ragni. In più di 80 di tali fossili gli occhi e i cervelli erano perfettamente conservati.

 

Sebbene i cervelli fossilizzati del periodo Cambriano non siano nuovi, questa scoperta si distingue per la sorprendente qualità della conservazione e il gran numero di esemplari. Possiamo persino distinguere dettagli fini come i centri dell’elaborazione visiva che servono i grandi occhi e le tracce di nervi che entrano nelle appendici. I dettagli sono così chiari che è come se stessimo guardando un animale morto ieri.

professor Joseph Moysiuk

 

 

Gli studiosi hanno rilevato che il cervello dello Stanleycaris era formato da due parti principali: il
protocerebrum e il deutocerebrum. L’altro invece, quello degli artropodi moderni ha anche una terza parte,
il tritocerebrum.

 

La presenza di un enorme terzo occhio in Stanleycaris era inaspettata. Sottolinea che
questi animali avevano un aspetto ancora più bizzarro di quanto pensassimo, ma ci mostra anche che i primi artropodi avevano già sviluppato una varietà di sistemi visivi complessi come molti dei loro moderni parenti.

professor Jean Bernard Caron

 

 

Tali creature, abili predatori di piccoli animali, erano al massimo 20 cm di dimensione, ma la maggior parte non superava gli 8 cm.