La ricerca fa un passo avanti con un’importante scoperta che potrebbe portare a trattamenti mirati e più efficaci per i malati di asma. Al mondo soffrono di questa malattia 262 milioni di persone. A fare la scoperta un team internazionale di ricerca guidato dal dottor Stacey Reinke della Edith Cowan University di Perth, in Australia.
Al suo fianco nello studio anche il Karolinska Institute di Stoccolma, in Svezia. Hanno scovato un’alterazione nel metabolismo della carnitina legata alla forma grave di asma. Tale processo biochimico potrebbe essere una valida terapia per il trattamento di tale malattia cronica.
Nei malati con forma di asma grave, il metabolismo della carnitina ha attestato un significativo deficit. La
carnitina è un metabolita sintetizzato dal corpo umano. I ricercatori hanno potuto constatare la
concentrazione di carnitina nelle urine dei pazienti con asma grave. Al confronto di persone con forme di
asma lievi e moderati che non invece non avevano tale concentrazione.
Qualsiasi cambiamento biochimico nei polmoni può entrare nel flusso sanguigno e quindi essere escreto attraverso le urine. In questo studio siamo stati in grado di utilizzare il metaboloma urinario (l’insieme di tutti i metaboliti contenuti nelle urine, ndr) per identificare differenze fondamentali nel metabolismo energetico che possono rappresentare un obiettivo per nuovi interventi nel controllo dell’asma.
Stacey Reinke, dottore
I risultati della ricerca hanno sottolineato l’essenzialità della carnitina e del metabolismo nell’asma. Gli
studiosi attestano che le alterazioni rilevate non rispondono positivamente al trattamento con
corticosteroidi orali. Questi ultimi sono attualmente usati dalla maggioranza degli asmatici per diminuire i
sintomi dell’asma.