Le fotografie scattate dai droni stanno rivelando qualche segreto in più sui delfini, a partire dalla loro età e la struttura dei gruppi sociali. Grazie a questa nuova tecnologia sviluppata dai ricercatori dell’University of Hawai’i, sarà possibile monitorare la salute di queste meravigliose creature marine e prendere azioni di conservazione tempestive. I risultati di questo studio sono stati pubblicati recentemente sulla rivista scientifica Ecology and Evolution. Ma come funziona? Quando i delfini emergono in superficie per respirare, espongono lo sfiatatoio e la pinna dorsale. Misurando la distanza tra questi due punti, i ricercatori possono stimare la lunghezza totale del corpo del delfino. E poiché la lunghezza totale è legata all’età, il team di ricercatori ha sviluppato un metodo per dedurre l’età di ogni delfino all’interno di un gruppo. “Questo metodo ci aiuta a comprendere meglio la struttura per età delle popolazioni di delfini in libertà”, afferma Fabien Vivier, autore principale dello studio. “Le popolazioni di delfini sani sono composte da una proporzione equilibrata di neonati, giovani e adulti. Eventuali deviazioni da questa distribuzione possono indicare una crescita o un declino della popolazione”.

Droni e delfini: una nuova frontiera per la ricerca e la conservazione

In passato, le fotografie scattate con i droni sono state utilizzate con successo per studiare le dimensioni e le condizioni corporee delle grandi balene. Tuttavia, nessuno aveva mai applicato questo approccio ai tursiopi. Per testare l’affidabilità di questo metodo, i ricercatori hanno collaborato con Dolphin Quest O’ahu e hanno provato la tecnica sui tursiopi in cattività. Successivamente, hanno testato l’approccio sui delfini liberi in collaborazione con il Sarasota Dolphin Research Program in Florida, il progetto di ricerca sui delfini più longevo al mondo. Grazie alla collaborazione con il Sarasota Dolphin Research Program, i ricercatori hanno ottenuto dati preziosi sull’età, la lunghezza totale del corpo e la distanza tra lo sfiatatoio e la pinna dorsale di numerosi delfini. Questo ha permesso di calibrare e testare l’accuratezza delle stime di età e della classe di età dedotta in base alla lunghezza degli animali. Anche se il metodo è stato sviluppato per i tursiopi, può essere applicato ad altre specie di delfini, aiutando così il monitoraggio e la conservazione di queste splendide creature marine. Attualmente, il team di ricerca si sta concentrando sui delfini spinner nelle Hawaii.