Nel Sinai egiziano sono stati rinvenuti i resti di un tempio dedicato a Zeus. Siamo esattamente nel sito archeologico di Tel al-Farma, in Egitto. La scoperta è riuscita a rilevare l’importanza di religioni diverse. In questo caso si tratta di Zeus, Dio greco del cielo unito al culto delle divinità regionali del monte Kasios.
Una scoperta ricercata da quasi un secolo. Nel lontano 1910 fu Jean Clédat, archeologo francese a fare il
ritrovamento di un architrave, iscrizione di età tardo greca. Esso ipotizzava la presenza di un tempio,
all’epoca non trovato.
Gli scavi del tempio sono iniziati in prossimità di due enormi colonne di granito, che rappresentavano la porta d’ingresso, caduta al suolo per via di un antico terremoto, il tempio era costruito con mattoni di fango su una piattaforma rialzata e il suo soffitto era sostenuto da colonne di granito rosa. Una scala ascendente ricoperta di marmo veniva probabilmente utilizzata dai fedeli per raggiungere la piattaforma del tempio.
Mustafa Waziri, segretario generale del Consiglio supremo delle antichità egizie
Vicino al ritrovamento del tempio alcuni grandi blocchi di granito rosa, forse riciclati per costruire chiese.
Nel tempio è stata rinvenuta un’iscrizione che completa quella trovata da Clédat. Essa svela che
l’imperatore Adriano ordinò nuove aggiunte al tempio di Zeus Kasios. Poi sarà il procuratore di Alessandria,
Tito Flavio Tiziano, a dare avvio ai lavori.
Pelusium, l’antica città-fortezza, dove si trova il tempio, risale al tardo periodo dei faraoni egizi. Dopo è
passata attraverso il periodo greco-romano e bizantino. Il monte Kasios, casa di varie divinità, è tra Siria e
Turchia. Fu luogo di lotta di supremazia tra Zeus e Tifone, il mostro della tempesta. Zeus vinse su di lui
grazie al suo fulmine. Poi l’arrivo dei Greci portarono il culto di Zeus, fondendo tutto in Zeus-Kaisos.
- Ritrovato il tempio di Zeus in Egitto (focus.it)