Un cucciolo di mammut di 30.000 anni è stato ritrovato in ottime condizioni da un minatore d’oro nella regione canadese dello Yukon. Stando alle prime dichiarazioni del governo locale, il cucciolo di mammut lanoso è una femmina. Non appena scoperto il sesso dell’animale, gli anziani della comunità hanno provveduto a dargli un nome.

Nung cho ga, così è stato chiamato questo cucciolo di mammut, che nell’idioma locale Han significa letteralmente “grande cucciolo di animale.” Rappresenta il mammut mummificato più completo nella storia dei ritrovamenti.

Nung cho ga pare vagasse 30.000 anni fa nelle immense ed estese brughiere nordamericane assieme a cavalli selvaggi, bisonti e leoni. Il ritrovamento del mammut congelato è avvenuto nei giacimenti d’oro delle miniere del Klondike, nella regione dello Yukon.

 

Scoperta più importante in paleontologia in Nord America.

Grant Zazula, paleontologo del governo dello Yukon

 

Secondo le prime ricostruzioni, pare che il cucciolo si sia allontanato dalla madre, restando così bloccato nel fango, ma la cosa più sconvolgente è un’altra. Al momento del ritrovamento, il cucciolo femmina presentava intatte unghie, peli, parti del corpo e intestini.

Il mammuthus primigenius risale a 40.000 anni fa e veniva spesso cacciato dagli uomini non solo per la carne ma anche per il pelo e per le zanne. Infatti queste erano particolarmente resistenti e forti, ricurve all’indietro e affilatissime, pronte a carpire le sventurate prede.

Una delle sue principali doti era il sapersi adattare a climi rigidi grazie al considerevole spessore della pelliccia (oltre 1 metro tra pelo e sottopelo). Le vertebre cervicali erano sormontate infine da una prominente gobba, simile a quella dei cammelli, che fungeva da deposito di grasso.