Un errore madornale è costato carissimo al comune di Abu, città del Giappone. Un funzionario dell’amministrazione ha erroneamente trasferito ad un ragazzo di appena 24 anni tutti i fondi destinati ai progetti di recupero post-Covid. Oltre 46 milioni di yen, pari a circa 340mila euro. Il ragazzo, come tutti i residente, avrebbe avuto diritto a solamente una piccolissima parte di quei soldi (circa 700 euro).

In barba al mito del giapponese mite e ligio al dovere, il ragazzo di 24 anni non ha allertato le autorità ma ha scelto di spendere tutti i soldi ricevuti indebitamente, fino all’ultimo centesimo. Ancora più curiosamente, il giovane giapponese sostiene di aver bruciato l’intera cifra in un casinò online. Quei soldi erano stati destinati al potenziamento dei servizi pubblici e ad una serie di misure di sostegno a favore dei residenti in difficoltà economica.

Ricapitoliamo: un funzionario del comune ha trasferito per sbaglio oltre 300mila euro ad un residente ignaro. Quest’ultimo non ha restituito la somma e non è nemmeno scappato con il malloppo a fare la bella vita. Piuttosto, ha scelto di sperperare tutto fino all’ultimo centesimo ai casinò, perdendo. Una storia assurda, dove non si è arricchito nessuno. A parte i casinò online, ovviamente.

Il sindaco di Abe, Norihiko Hamada, ha spiegato alla stampa che il comune si è accorto subito dell’errore, ma che il ragazzo non avrebbe risposto a nessuna delle telefonate. «Per forza, era occupato a spendere i soldi al casinò», ha argomentato l’avvocato del giovane — a cui evidentemente non manca il senso dell’umorismo.

Il 24enne ha spiegato di essere disposto a restituire tutti i soldi ottenuti indebitamente. «Ma è solo una promessa», spiega mettendo le mani in avanti. «Quei soldi materialmente non li ho più».