Iliad ha ricevuto una multa da 1,2 milioni di euro. La sanzione segna il termine di un’istruttoria durata quasi un anno, con il Garante della Concorrenza che ha attribuito all’operatore alcune pratiche commerciali scorrette, contestando in particolare le pubblicità che enfatizzavano la compatibilità di alcune offerte dell’operatore con la tecnologia 5G.

Iliad, si legge nel dispositivo presentato dall’AGCM, avrebbe omesso di specificare che per usufruire dei servizi 5G è necessario non solo essere coperti dalla rete di nuova generazione ma anche avere uno smartphone compatibile con la specifica frequenza usata dall’operatore.

È emerso, inoltre, che i dispositivi compatibili con la rete 5G di Iliad alla data di lancio delle offerte suindicate appartenevano a cinque case produttrici di smartphone omologati alla rete di quinta generazione (Huawei, Oppo, Xiaomi, Motorola e Nokia), che non includevano i dispositivi di maggiore diffusione nel mercato italiano (quali Samsung e Apple), alcuni dei quali, tuttavia, risultavano in vendita sul sito web del professionista, ove erano presentati con in evidenza il tag 5G

spiega l’AGCM.

Un portavoce di Iliad, raggiunta dalla redazione di Italian.Tech, inserto di Repubblica e La Stampa, ha parlato di una «decisione ingiustificata», ribadendo che la sanzione riguarda esclusivamente le «modalità con cui l’operatore fornisce le informazioni sulle aree territoriali coperte dal 5G e i device compatibili con questa tecnologia» e aggiungendo che «Iliad agisce costantemente con grande attenzione verso gli utenti e comunica queste stesse informazioni in modo ben più trasparente rispetto a quanto facciano i competitor».

Va poi aggiunto che Iliad aggiorna frequentemente il numero di device supportati dalla sua rete 5G e che oggi diversi smartphone di Samsung e Apple sono perfettamente compatibili.