Iniziamo la recensione di Crudelia – Nero, Bianco e Rosso dicendo che l’adattamento manga del film live-action di Hachi Ishie pubblicato da Panini è stato… interessante sotto molti punti di vista. Premettiamo che anche se non avete visto il film live-action né siete particolarmente affezionati a Crudelia come personaggio adorerete lo stile in cui è disegnato e la sua storia.

Detto questo, non credo che lo definiremo un adattamento diretto del film, infatti riesce ad arricchire molto la vicenda.

Anche se ci sono sicuramente elementi che lo ricordano, potrebbe essere più giustamente chiamato un prequel dell’ultimo film uscito.

Ci concentriamo interamente sulla vita di Estella con Jasper e Horace mentre affinano le loro abilità di ladruncoli e lei intraprende il suo viaggio alla scoperta di se stessa su ciò che la moda e l’immagine significano per lei.

Per tutto il tempo è alle prese con la sua Crudelia interiore e quanto Estella voglia abbracciare questo alter ego.

Incontriamo un personaggio di nome Emilia che assume Estella per “essere la sua musa ispiratrice” mentre frequentava la scuola di moda, anche se la relazione si è rapidamente disintegrata quando Estella si rende conto che Emilia non ha molto della sua visione. Concludiamo con Estella che si avvicina sempre più a diventare veramente Crudelia.

In quanto a stile e senso artistico Crudelia è un volume davvero bilanciato. Vi piacerà particolarmente il design di Estella perché potrete vedere elementi del design animato originale del personaggio con il naso più sottile e le labbra larghe. L’unica pecca forse è proprio l’intera faccenda che è stata un po’ piatta dal punto di vista della trama, ma se vi è piaciuto davvero il film/il personaggio di Crudelia, potreste divertirvi lo stesso.

Cattivi, ma con classe

 

Crudelia – Nero, Bianco e Rosso la recensione

Continuiamo la recensione di Crudelia – Nero, Bianco e Rosso di Hachi Ishie dicendo che ha illustrazioni adorabili, che emanavano un mix di stili manga degli anni ’80 e ’90. Vi piacerà anche il modo in cui sono stati disposti i pannelli e come sono stati introdotti i personaggi. Impossibile non adorare inoltre l’artwork di ogni capitolo. Vi volgiamo ricordare di nuovo che questo mangani particolare non è un adattamento del film.

Il manga ha tre capitoli in totale, ognuno dei quali copre una parte della vita di Crudelia, concentrandosi principalmente sulle vicende che riguardano i suoi 18 e 21 anni. In realtà l’idea di farla vedere in questa versione ancora acerba è notevole perché il racconto può essere diretto a un pubblico più ampio.

In questo manga l’attenzione però non si concentra solo sulla protagonista ma anche sui personaggi secondari. Horace e Jasper non solo sono stati sviluppati molto bene ma riescono a dare senso anche alle loro storie. Ci sono momenti in cui la trama li caratterizza meno e altri di più ma tutto sommato c’è un buon equilibrio. Questo ci porta al ritmo, che nel primo capitolo è molto ben fatto, tuttavia, poiché il manga è ambientato in momenti diversi durante gli anni della trasformazione Estella/Cruella prima che diventasse una designer, ci sembrava che fosse stato stipato troppo in questi capitoli iniziali.

In alcuni punti invece sembrava quasi una raccolta di piccoli racconti che spezzano un po’ la narrazione centrale. L’intenzione probabilmente è di fare di questo manga un pezzo unico o una breve serie, ma a prescindere è molto piacevole da leggere. A un certo punto si sente la necessità di avere un po’ più di storia, ma in generale è gestito in modo originale. Il suo sogno è emergere come stilista di moda, ma tutto sembra complottare contro i suoi desideri. Eppure Estella ha dalla sua parte le uniche cose che servono veramente per sfondare. Talento, una grande sicurezza in sé stessa e la voglia di fare le cose a modo suo.

Nel complesso, il manga è ironico e pungente al punto giusto ed è sicuramente rivolto a tutti i giovani fan della Disney che stanno anche cercando un prodotto particolare.

London calling

Crudelia – Nero, Bianco e Rosso la recensione

Arriviamo alla conclusione della recensione di Crudelia – Nero, Bianco e Rosso con una piccola osservazione: anche se è un manga questo volume si legge nello stesso modo dei romanzi occidentali, come la serie Maximum Ride e alcuni dei manga realizzati in Occidente.

Come abbiamo già accennato la storia si concentra principalmente su Estella, Jasper e Horace un trio inseparabile che vive sfruttando lo straordinario talento per il furto. A prima vista, non c’è obiettivo che non possano portare a termine se uniscono le forze, tanto che hanno fatto di questo loro talento il loro modo di vivere.

Estella, che ha già il suo unico taglio e colore con una metà nero corvino e un’altra bianco candido, ha nel suo passato un terribile trauma proprio legato ai suoi capelli, tanto che passa la vita a nasconderli sotto una pesante tinta scarlatta.

La vita dei tre e la loro routine rocambolesca viene interrotta solo dalla rigidità dell’inverno su Londra cala la candida neve e derubare i passanti diventa decisamente più complicato. E’ arrivato il momento di iniziare a guadagnarsi da vivere in modo onesto per la prima volta. Estella conosce l’aspirante stilista Emilia e accetta un lavoro temporaneo in qualità di sua assistente.

I traumi del passato, però, influenzano ancora il suo carattere, costantemente alla ricerca della sua identità.

Pian piano, Estella sarà costretta sempre di più a fare i conti con la parte della sua personalità che ha sempre cercato di nascondere, la parte definita erroneamente cattiva: Cruella.

La visione di Crudelia e di come si evolve rimane affascinante e il live action è riuscito ad essere originale e definito. Nonostante la storia rappresentata nel lungometraggio sia perfetta così com’è, non nego che c’era una certa voglia di scoprire qualcosa in più sul personaggio. A soddisfare le nostre aspettative in questo senso, ci ha pensato Panini con la pubblicazione di Crudelia – Nero, Bianco e Rosso, un manga scritto e disegnato da Hachi Ishie che cattura alla perfezione lo spirito della pellicola cinematografica.

In uno stile perfettamente manga anche se con lettura occidentale, lo stile di disegno è particolarmente accattivante con le sue linee pulite e precisione maniacale a tratteggiare le atmosfere e lo spirito dei personaggi.

La nostra Crudelia in 2D non ha nulla da invidiare alla controparte cinematografica e anzi, ne risulta il completamento naturale, regalandoci ulteriori sfumature del carattere e della personalità della villain tanto amata. Una gioia per gli occhi immaginarsi una Emma Stone in versione manga così “stilosa”.

La storia raccontata in Crudelia – Nero, Bianco e Rosso è originale ma si amalgama benissimo con le vicende che abbiamo visto sul grande schermo, ponendosi in continuità e svelandoci i retroscena che, per forza di cose, nel film erano stati solo accennati. Non solo particolari e vicende vengono svelate ma anche un tuffo più profondo nel complesso carattere del personaggio. Non si tratta solo di una genesi di un villain ma c’è molto molto di più…

Un compendio stuzzicante e geniale, che conquisterà tutti i fan della villain più carismatica Disney. Panini propone Crudelia – Nero, Bianco e Rosso in un’edizione brossurata da collezione. Le 176 pagine sono in bianco e nero (come da tradizione manga) sono racchiuse in una stupenda copertina a colori. Il volume è disponibile al prezzo di copertina di 7,00€.

Crudelia – Nero, Bianco e Rosso è un appassionante manga che completa le vicende mostrate nel film live-action, regalandoci un approfondimento sulla personalità di uno dei personaggi più amati dai fan.

 

 

77
Crudelia - Nero, Bianco e Rosso
Recensione di Laura Della Corte

Concludiamo la recensione di Crudelia – Nero, Bianco e Rosso dicendo che è un esperimento perfettamente riuscito che va ad arricchire la trama del live-action di uscita recente. "Non si diventa una leggenda facendo la gentile", leggere per credere.

ME GUSTA
  • Stile e grafica eccellenti.
  • Narrazione originale e accattivante che porta un quid in più al personaggio Disney.
  • Edizione curata e molto elegante.
FAIL
  • Sarebbe stato bello creare almeno una mini raccolta invece di un unico volume.