Negli ultimi tempi si è parlato molto di Ridley Scott, sia per via dei due suoi film usciti nel corso del 2021, The Last Duel e House of Gucci, che per gli scarsi risultati al botteghino di questi ultimi. Il cineasta, inoltre, ha spesso tenuto banco nelle discussioni tra cinefili per via delle sue dichiarazioni al vetriolo sui blockbuster odierni, rincarate in una nuova intervista.
Scott, difatti, afferma:
Più invecchio e più cerco cose che hanno qualcosa da raccontare e non siano solo intrattenimento. Devono avere un impatto su qualcuno.
Adduce, dunque, un esempio, relativo al fatto che, qualche anno fa (precisamente quattro anni fa, a inizio 2018) Disney gli propose di dirigere un The Merlin Saga, tratto da una popolare serie di romanzi, ma le trattative non andarono in porto.
Volevano facessi un film di maghi, ma io non faccio film di maghi. Non era una buona idea.
Certo, nel 1985 Scott ha diretto Tom Cruise e Tim Curry in Legend, ma parliamo di quasi quarant’anni fa e magari, all’epoca, la pensava diversamente. D’altronde, il resto della sua cinematografia parla chiaro e, a parte Exodus, non abbiamo grossi accenni al fantastico, quanto casomai alla fantascienza con intenzioni intellettuali.
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