Oggi vi presentiamo le 10 cose da sapere su The Witcher 2, la serie tv con Henry Cavill ora su Netflix di cui tutti parlano.
Netflix sta puntando molto su questo universo narrativo in continua espansione e tra prequel, sequel, romanzi e videogiochi è normale sentirsi un po’ spaesati, se non conoscete già l’opera da cui è tratto questo serial.
Di che parla? Chi sono i protagonisti? Che rapporto ha con le altre opere che recano “The Witcher” nel titolo? Vi raccontiamo tutto quel che dovete sapere, senza spoilerarvi nulla che non sia contenuto nel materiale promozionale o non sia di dominio pubblico. Per il resto, buon divertimento e buona visione!

Cos’è The Witcher 2

The Witcher Stagione 2 recensione primi due episodi
The Witcher 2 è la seconda stagione del serial esclusivo per Netflix, di genere fantasy, con protagonista Henry Cavill e la cui prima serie è stata rilasciata nel 2019.
Basato sull’omonima saga bestseller, è il racconto epico di una atipica “famiglia” e del suo destino. È la storia dei destini intrecciati di tre individui nel vasto mondo del Continente, dove umani, elfi, witcher, gnomi e mostri combattono per sopravvivere e prosperare, e dove il bene e il male non sono facilmente identificabili.
L’eroe della storia è Geralt di Rivia, un cacciatore di mostri appartenente alla genia dei Witcher, umani geneticamente modificati e addestrati allo sterminio delle creature mostruose. Il suo destino si incrocia con quello di una tormentata maga, Yennefer, e a quello di una principessa dall’incredibile fato, Cirilla.

Nella seconda stagione, convinto di aver perso Yennefer per sempre durante la battaglia di Sodden, Geralt di Rivia porta la principessa Ciri nel posto più sicuro che conosce: Kaer Morhen, la fortezza della sua infanzia. Mentre re, elfi, umani e demoni del Continente lottano per la supremazia al di fuori delle mura, Geralt deve proteggere la giovane principessa da un pericolo ancora più grande: il misterioso potere che è in lei.

Le origini


L’autore originale dei personaggi e delle avventure di Geralt e di tutta la saga di The Witcher è lo scrittore polacco Andrzej Sapkowski, che nel 1990 pubblica il primo racconto, seguito poi da numerosi altri e da una serie di romanzi che raccontano le peripezie del Wiedźmin, inizialmente tradotto come Hexer nelle versioni internazionali (“strigo” in Italia).
La saga, popolarissima in patria, è inizialmente nota solo a una piccola nicchia all’estero: solo nel 2010, ad esempio, arriva nel nostro paese. A rendere davvero popolare, a livello internazionale, il marchio ci pensano i videogiochi della software house polacca CD Projekt RED, che pur detenendo la licenza dell’universo narrativo decidono di ambientarne le vicende in veste di sequel “apocrifo” dei romanzi. Si tratta, difatti, di sequel ufficiali e autorizzati, ma non scritti o supervisionati dall’autore. Il terzo gioco, in particolare, The Wild Hunt, uscito nel 2015, è uno dei migliori giochi di ruolo del decennio e ha prepotentemente portato i suoi personaggi nell’immaginario collettivo dei videogiocatori, portando all’attenzione di Netflix la licenza.

 

La serie tv

The Witcher 2 arriverà su Netflix entro la fine del 2021
Nel 2019, dicevamo, arriva la serie tv, con protagonista Henry Cavill. Si tratta di una produzione ufficiale, ovviamente, che adatta direttamente dai libri, senza alcun legame effettivo ed ufficiale coi videogiochi, anche se qui e lì troviamo qualche riferimento o strizzatina d’occhio, anche per via della manifesta simpatia di Cavill (noto videogiocatore) per questa saga.
Il serial racconta, adattandole, le storie dei primi racconti, introducendo anche elementi e storie di più ampio respiro tratte dai romanzi, creando un collage anche troppo vasto, tra salti temporali e personaggi affastellati, che ha finito per confondere diversi spettatori non avvezzi alla cronologia del mondo dei Witcher. Tant’è che la seconda stagione, pur adattando materiale da diversi libri, ha un andamento molto più regolare e cronologico degli avvenimenti.

La pseudo-continuity con i videogiochi


The Witcher, come precedentemente detto, deve molta della sua popolarità ai videogiochi, ma gli stessi videogiochi, secondo l’autore della saga, non sono canonici dal suo punto di vista, per quanto autorizzati. Essendo a tutti gli effetti dei sequel (al di là dei flashback inseriti) non è mai stato un problema per i fan, che a propria discrezione possono considerarne la storia come preferiscono e gestirsi il “proprio” canon. La prima stagione del serial riprende alcuni elementi di design, ma difatti è un’opera tratta solo dai libri, col benestare dell’autore.
A giugno, tuttavia, ragionevolmente Netflix e CD Projekt RED hanno annunciato una partnership in occasione della convention virtuale Witchercon, i cui frutti non hanno tardato a mostrarsi, con un character e set design della serie molto più simile a quello dei videogiochi e l’inserimento di elementi portanti degli stessi (accennare subito alla Caccia Selvaggia, ad esempio).
Possiamo dunque immaginare che, in qualche modo, andando avanti con la serie potremmo ritrovarci a rivivere quantomeno alcune storie e atmosfere del terzo episodio videoludico.

I protagonisti

recensione di The Witcher 2
Sostanzialmente, i protagonisti della prima stagione sono gli stessi della seconda, anche se assumono ruoli un po’ diversi. Geralt di Rivia, più che un avventuriero, qui funge da mentore di Ciri, come fu per lui il personaggio prima mai visto nel serial di Vesemir, già noto ai fan del videogioco e a chi ha visto il film animato Nightmare of the Wolf.
Cirilla passa da damigella da salvare a una sorta di determinata principessa guerriera; Yennefer non è più solo una sensuale incantatrice in cerca di un modo di ritrovare la fertilità ma un personaggio molto più sfaccettato e sensibile, in cerca di identità.
E poi ci sono Triss, la maga, con un ruolo più prominente e affine a quanto visto nei giochi… e c’è Ranuncolo che, hey, è sempre lui: il bardo più amato di sempre.

Gli antagonisti

Non spoilereremo le vere minacce della seconda stagione: sappiate solo, però, che il popolo degli Elfi e il futuro impero di Nilfgaard si stanno per muovere, mentre forze oscure sono all’opera per sfruttare i poteri di Ciri. Il vero nemico dei protagonisti, tuttavia, giace all’interno di loro stessi, schiacciati da doveri, desideri e aspettative.

Il cast

Il cast della prima stagione viene riconfermato in toto, rivelandosi inoltre più convincente di prima, complici alcune manovre di scrittura che contribuiscono a mostrarne più lati caratteriali. Henry Cavill è il burbero e risoluto, ma sotto sotto sensibile, Witcher del titolo, Freya Allan dona nuova vita a Ciri e Anya Chalotra svela il lato più vulnerabile della maga Yennefer. Joey Batey torna nei panni del bardo Ranuncolo, con nuove, sfrontate canzoni, Anna Shaffer è ancora Triss Merigold, con un look ora molto più vicino a quello dei videogiochi, per quanto possibile.
Kim Bodnia è l’aggiunta più gradita della nuova stagione, nei panni del nume tutelare dei Witcher del Lupo, Vesemir.

Gli spin-off


Il mondo creato da Sapkowski è così vasto e densamente popolato da iconici personaggi che le possibili diramazioni, tra prequel, sequel e spin-off, sono molte e Netflix, chiaramente, non vuole farsi sfuggire le possibilità migliori. Attualmente, ha tastato il terreno con l’ottimo film d’animazione The Witcher: Nightmare of the Wolf, che ci presenta le origini del personaggio di Vesemir e spiega bene com’è la dura infanzia di un witcher. Nel 2022 vedremo, inoltre, The Witcher: Blood Origins, prequel a tutta la saga che mostra proprio le origini del Continente per come le conosciamo.


Cosa bisogna vedere prima di The Witcher 2


Volendo, potete iniziare a vedere The Witcher anche solo a partire dalla seconda stagione: il primo episodio è preceduto da un piccolo riassunto, ma meglio ancora ne sono disponibili altri due, uno esteso di un quarto d’ora – che comprende ogni aspetto importante – e un altro, dai toni molto più scherzosi, di circa sei minuti.
Chiaramente, vedere l’intera prima stagione è preferibile (seguita magari dal riassunto da un quarto d’ora per focalizzarne i punti chiave), e vi consigliamo anche il film animato, tutt’altro che noioso e ricco di nozioni utili sui witcher.

Il futuro

Come già detto, nel 2022 la nostra razione di The Witcher sarà rappresentata dal prequel Blood Origin, ma è scontato attendersi una terza stagione del serial principale per il 2023. Sulla carta, lo show dovrebbe protrarsi per numerose stagioni (anche sette!) ma chiaramente dipenderà da diversi fattori.

The Witcher 2 è disponibile su Netflix.

Leggi anche la recensione della serie: