La NASA ha inviato per la prima volta una sonda nella corona del Sole, la parte più esterna della sua atmosfera. La Parker Solar Probe ha superato per la prima volta la cosiddetta superficie di Alfven, il confine che separa le particelle ‘intrappolate’ dai campi gravitazionali e magnetici da quelle che al contrario sfuggono all’attrazione del Sole, finendo poi disperse nello Spazio.

La notizia è di queste ore, ma in realtà il primo attraversamento confermato della sonda risalirebbe allo scorso 28 aprile. Poi, continuando il suo viaggio nella corona del Sole, la sonda avrebbe superato più e più volte la superficie di Alfven. Proprio quest’ultimo dato ci ha fornito nuove informazioni preziose sull’atmosfera del Sole: non è sferica, ma ricca di increspature, punte e valli.

È un momento storico per la scienza che studia i fenomeni del Sole. Una pietra miliare che ci aiuterà ad avere una visione più profonda e completa dell’evoluzione del Sole e del suo impatto sull’intero sistema solare

ha dichiarato Thomas Zurbuchen, N.1 della divisione missioni scientifiche della NASA. Zurbuchen ha aggiunto che questa scoperta – e tutte le altre che verranno effettuate in futuro dalla sonda Parker – ci consentiranno di avere una comprensione maggiore di tutte le stelle, e non solo del Sole.

Il viaggio della sonda Parker non è finito: continuerà ad avvicinarsi sempre di più al Sole, completando 24 giri. Se riuscirà a resistere alle temperature elevatissime della stella, la sonda dovrebbe spingersi fino ad una distanza inferiore ai 6 chilometri dalla superficie del Sole.