La NASA ha mandato una sonda a schiantarsi contro un asteroide. È la prima missione dell’agenzia nata con lo scopo di verificare la nostra capacità di mutare la traiettoria di un asteroide, nell’ipotesi (fortunatamente remota) in cui un domani diventi necessario per salvare la Terra da una minaccia imminente.
“Schianteremo la sonda contro un asteroide. Non posso crederci che lo stiamo facendo davvero”, ha detto il direttore di lancio della NASA Omar Baez, trattenendo a stento l’entusiasmo.
Per farlo, la NASA ha usato il lanciatore Falcon 9 della Space X, è partito dalla Space Force Base della California nella giornata di ieri.
La sonda DART pesa 610 Km e viaggerà per oltre 10 mesi prima di raggiungere il suo bersaglio: Dimorphos, il più piccolo di una coppia di asteroidi. Grossomodo misura come la piramide di Cheope. L’impatto dovrebbe avvenire ad una velocità estremamente sostenuta: oltre 24.000Km/h.
La missione ha esclusivamente scopi di ricerca. La coppia di asteroidi non rappresenta una reale minaccia per il nostro pianeta.
Prima dell’impatto con l’asteroide, DART rilascerà un piccolo satellite incaricato di riprendere la collisione e trasmettere foto e dati alla NASA.
Fortunatamente ad oggi la NASA non è a conoscenza di minacce dirette da parte di corpi celesti. Nella migliore delle ipotesi, non saremo mai costretti a mettere in pratica le conoscenze acquisite con la missione DART.