Il Parlamento dell’Australia discuterà una delle proposte di leggi più punitive nei confronti dell’industria dei social network mai vagliate da un paese occidentale. La proposta prevede l’obbligo, in capo ai social network, di verificare l’età degli utenti usando la carta d’identità, oltre che multe molto salate – fino al 10% del fatturato – in caso di trasgressioni delle norme sulla privacy.

Con questa proposta vogliamo migliorare la protezione della privacy degli utenti, specie nella sfera online, assicurandoci allo stesso tempo di non bloccare l’innovazione dell’economia digitale

si legge in una nota del Governo.  Tra le altre cose, la proposta darebbe mandato al Governo di creare un terzo codice sulla privacy – che affianca gli attuali Australian Privacy Principle  e il Credit Reporting Privacy Code – andando a normare nello specifico i social network, i broker di dati e le grandi piattaforme online.

Con l’introduzione di un sistema di verifica dell’età degli utenti, il Governo vuole impedire ai minori di 16 anni di iscriversi ai social network in assenza del consenso dei loro genitori.

La bozza della proposta menziona esplicitamente alcune piattaforme che ricadrebbero sotto le nuove norme: oltre a Facebook, anche l’app di dating Bumble, Onlyfans, Reddit, WhatsApp e Zoom.