La recensione di Guida astrologica per cuori infranti non può che iniziare con una semplice premessa: se siete degli esperti di astrologia potreste trovare ben poco di nuovo da scoprire. Detto questo, al centro della storia troviamo una “Bridget Jones torinese”, Alice Bassi, che alla soglia dei trenta si trova single controvoglia. Dal punto di vista lavorativo poi le cose non vanno certo meglio, essendo lei un’assistente di produzione in un piccolo network televisivo che stenta a lasciarle il minimo spazio.

Alice, “così, de botto”, scopre l’esistenza di una nuova strada per avvicinarsi senza timori ad amore e successo grazie a Tio, il suo tramite con le stelle e i loro significati. Ora, la serie è l’ennesima commedia romantica italiana che come direbbe Samuele Bersani (il cantante, ovviamente) è solo una copia di  mille riassunti, con personaggi surreali e tragicomici, tratta dall’omonimo successo editoriale di Silvia Zucca.

Nel cast troviamo Claudia Gusmano nel ruolo della protagonista, Lorenzo Adorni nei panni dell’amico Tio e Michele Rosiello in quelli di Davide, l’affascinante direttore creativo del network in cui Alice lavora. La serie è stata scritta da Bindu de Stoppani e Fabrizio Cestaro.

La commedia al femminile è da sempre un genere di grande successo, che negli ultimi anni si è evoluta con prodotti come Unbreakable Kimmy Schmidt, She’s Gotta Have It e Fleabag. Guida Astrologica per cuori infranti si propone di raccontare l’amore spostando il focus su un argomento che tutti fanno finta di disprezzare, ma che poi finiscono per sbirciare e commentare: l’oroscopo.

Guida astrologica per cuori infranti come accennato, è basato sul romanzo omonimo di Silvia Zucca, che è un libro molto spensierato e leggero che, come il titolo suggerisce, si concentra su due argomenti: l’astrologia e le delusioni amorose, trattandoli entrambi in modo un pò superficiale. Ma procediamo con ordine per la nostra recensione di Guida astrologica per cuori infranti, ecco a voi il trailer YouTube:

I cliché sono serviti

Guida astrologica per cuori infranti la recensione

Vediamo se si possono sfruttare le ovvietà dette nella serie per continuare la recensione di Guida astrologica per cuori infranti, certo che sì. Essendo della Vegine e davvero non c’è un segno più critico in tutto lo zodiaco, le critiche cascano dal cielo come se piovesse (si casca proprio male).

La protagonista della serie, Alice Bassi, oltre a essere una ragazza single con un lavoro non esattamente soddisfacente è proprio l’apoteosi dei cliché sulle ragazze della sua età.

Le serie sull’amore, si sa che attirano sempre l’attenzione, ma qui di romantico c’è ben poco. Scendendo nei dettagli, l’argomento poteva anche essere interessante ma come è stato sviluppato lascia molto a desiderare. E’ davvero necessario proporre l’immagine di una donna che alla soglia dei trenta debba pensare a trovare l’anima gemella?

La premessa della serie si basa sull’incontro di Alice con Tio, un attore che è convinto che per avere successo, basta conoscere l’astrologia; Alice, ormai senza forze emotive, inizia a uscire con persone compatibili con il suo segno zodiacale, ma questo non significa che le cose andranno per il meglio…

Davide intanto gioca a fare l’Alessandro Ristori (con tanto di fazzoletto con le iniziali ricamate) della situazione e Alice rimane rapita dal suo fare misterioso. Non vi sembra qualcosa di già visto? La nuova serie italiana di Netflix debutterà sulla piattaforma il 27 ottobre, magari andava intesa come uno scherzetto di Halloween in anticipo?

Personaggi stereotipati? No,grazie.

Guida astrologica per cuori infranti la recensione

Approfondiamo la recensione di Guida astrologica per cuori infranti, dicendo che la cosa che sorprende di più e che spezza davvero il cuore è che l’immagine di Alice è un’immagine stereotipata della donna che arriva a trent’anni e non si sente realizzata in niente. Visto che la serie è stata scritta da donne ci si poteva aspettare qualcosa (o molto) di più. Bindu de Stoppani, che l’ha scritta insieme a Fabrizio Cestaro, è un’autrice e anche regista, che non è proprio un’ultima arrivata quindi, la serie poteva evitare dei difetti che l’hanno penalizzata parecchio.

A salvare la serie sono le riprese di Torino, e le ambientazioni curate nei minimi dettagli e davvero piacevoli ma questo non basta a compensare le numerose mancanze che portano i personaggi a essere degli stereotipi anche offensivi.

I difetti sono soprattutto a livello di dialoghi e sceneggiatura. Tutti i personaggi sono costruiti su un “già visto”. Con Alice si punta a un target ben preciso ma con gli altri personaggi si fa un lavoro decisamente peggiore. Mi riferisco soprattutto a Tio che oltre a essere usato solo come co-protaginista sembra solo un espediente per puntare i riflettori su Alice. Il suo carattere e il suo modo di apparire sono destinati a un altro tipo di target ma in questo caso si finisce col presentare solo l’ennesimo stereotipo negativo abusato.

La sua sessualità, definita come un orientamento fluido, viene non solo confusa con l’appartenenza di genere ma anche utilizzata come scusa per il suo essere “libertino” e poco attaccato all’idea dell’amore romantico. Chiaramente non è il solo personaggio con delle carenze, anche Davide risulta il bello e impossibile di turno apparentemente senza personalità. Descrizioni tipiche di un personaggio maschile in una narrazione che ricorda i romanzi rosa. Questa caratterizzazione superficiale poi sfocia nel renderlo uno dei personaggi cardine più incompleti.

Leggerezza non vuol dire superficialità

Guida astrologica per cuori infranti la recensione

Concludiamo la recensione di Guida astrologica per cuori infranti dicendo che è una serie che vuole essere leggera ma finisce per essere superficiale. Inoltre, abusa troppo dello schema narrativo che usa sketch dettati da equivoci. Questo tipo di trucchetto narrativo funziona solo se usato con parsimonia. Ma c’è di più, fin dalle prime puntate, diventa troppo facile intuire cosa accadrà successivamente e i dialoghi troppo spesso sembrano solo frasi fatte o slogan.

La serie affronta molti temi ma non trova la chiave giusta per esprimerli in maniera nuova e originale. L’amore, l’amicizia e la realizzazione sul lavoro sono componenti importanti ma la loro analisi risulta poco accattivante. Servendosi della voce fuori campo della stessa Alice, si sottolinea come la protagonista tenda ad esorcizzare le sue numerose sventure lavorative ed amorose in modo ironico, ripercorrendo le orme della commedia che aveva come protagonista Renée Zellweger.

La situazione di Alice è sempre trattata con eccessiva superficialità, a favore del mood sarcastico che non sempre serve. il suo personaggio poi non suscita empatia a causa di una recitazione troppo impostata e questo è evidenziato ancora di più dal fatto che gli altri invece riescono ad avere una recitazione più naturale e spontanea, pur avendo meno spazio sullo schermo.

Le puntate in tutto sono sei e la loro struttura è stata pensata probabilmente per puntare al binge watching. In tutto infatti abbiamo poco più di tre ore di visione. Tutte le scelte narrative fatte nella serie hanno la solo pretesa di voler intrattenere e divertire a volte ci riescono e a volte no. L’aspetto peggiore, come accennavamo, è che tutti gli aspetti che si cerca di rendere positivi e punti di forza finiscono per diventare noiosi perché ripetitivi. La narrazione non si pone mai dei traguardi diversi e alla fine risulta ridondante. I malintesi e le situazioni comiche non bastano a reggere tutta la struttura narrativa perché alla fine lo spettatore inizia a capire cosa aspettarsi e non ha più la curiosità di scoprire cosa succederà, perché lo sa già!

 

Guida astrologica per cuori infranti è disponibile su Netflix dal 27 ottobre.

 

 

55
Guida astrologica per cuori infranti
Recensione di Laura Della Corte

Concludiamo la recensione di Guida astrologica per cuori infranti dicendo che considerata la vastità del catalogo Netflix e della qualità dei suoi prodotti purtroppo questa serie non riesce a raggiungere quella qualità. Si può guardare senza avere delle grandi pretese o aspettative.

ME GUSTA
  • Estetica piacevole.
  • Le riprese della città di Torino.
FAIL
  • La superficialità con cui si affrontano tutti gli argomenti
  • La sensazione che sia una copia di mille riassunti
  • Priva di contenuti originali
  • Colonna sonora disturbante