Come confermato da Google, alcuni dispositivi Android più vecchi hanno ufficialmente perso l’accesso ai servizi del colosso, i quali non funzionano attualmente più per tutti i device che non soddisfano dei specifici requisiti. In alcuni casi, per entrare all’interno di questi è sufficiente aggiornare il proprio software attraverso la procedura guidata, ma in ulteriori si potrebbe aver a che fare con dispositivi così vecchi da non poter supportare i nuovi standard, i quali non potranno più far girare piattaforme come YouTube e Gmail.

Per tutti coloro che non posseggono un device vecchio di diversi anni non c’è da da preoccuparsi, visto che parliamo di una procedura che riguarda solamente i sistemi Android 2.3.7 Gingerbread e tutti quelli precedenti, nello specifico un numero di smartphone che va dallo 0,2% allo 0,3% se si considera i dispositivi presenti nel mercato. Come riportano le pagine di GizChina, pur trattandosi di un dato all’apparenza positivo, visto che si parla di una fetta veramente piccola del mercato, considerando i 3 miliardi di dispositivi Android attivi, il numero va dai 6 ai 9 milioni.

C’è da specificare che la versione in questione è stata rilasciata nel settembre del 2011, e anche se molti potranno riscontrare un problema per via della nuova politica di Google, risulta normale il fatto che la compagnia abbia difficoltà a supportare sistemi ormai ritenibili così vecchi. Android 3.0 è quindi il nuovo standard, ma nel corso dei prossimi anni la soglia verrà senza dubbio traslata anche per ulteriori sistemi operativi ritenuti troppo vecchi da Google.

Come detto, il cambiamento in questione ha già avuto inizio, ed è già bene quindi che gli utenti controllino di non avere un device troppo obsoleto per i nuovi standard della compagnia, o si adoperino per utilizzarlo senza i servizi di Google in tal caso.