La crisi dei chip avrà un costo proibitivo per l’industria automobilistica. Un nuovo studio di AlixPartners quantifica mancati ricavi nel 2021 per oltre 210 miliardi di dollari.
La filiera dei chip è congestionata dall’inizio dell’anno, soprattutto per colpa della pandemia, ma anche per il vertiginoso aumento della domanda di prodotti tecnologici nel corso dell’anno. I produttori non sono più in grado di soddisfare le richieste del mercato e questo si è tradotto in gravissimi ritardi. Diverse case automobilistiche, come Jaguar Land Rover, non avendo materialmente i componenti per la produzione, hanno dovuto chiudere i loro stabilimenti, a volte per diverse settimane. Da ciò il prolungamento dei tempi di consegna e la diminuzione delle immatricolazioni. La produzione globale dell’industria automobilistica nel 2021 dovrebbe perdere oltre 7 milioni di vetture.
La situazione è sempre più grave: AlixPartners a maggio, e quindi solamente quattro mesi fa, aveva previsto che il 2021 si sarebbe chiuso con mancati ricavi per circa 110 miliardi di dollari. Nel frattempo ha praticamente raddoppiato la cifra. A gennaio lo studio aveva parlato di danni per 60 miliardi di dollari, sembrava una cifra mostruosa ma ora sappiamo che in realtà era fin troppo ottimistica.