Un cucciolo di leone è restato nel permafrost per all’incirca 28.000 anni, e come recentemente emerso è stato ritrovato e studiato da alcuni scienziati, i quali hanno parlato della situazione sul web. Non si tratta infatti di un caso così comune, dato che l’animale si è conservato in maniera impeccabile e c’è da dire che a prima vista potrebbe infatti sembrare ancora in vita. Questo è restato perfettamente riconoscibile e presenta addirittura ancora i baffi, nonostante la veneranda età che l’ha visto fermo all’interno del ghiaccio.

Il nome che è stato dato alla leonessa è Sparta, si tratta di una specie preistorica dell’era del Pleistocene, che riguarda la regione dell’Eurasia. Come si legge nel post qui di seguito, il corpo è stato in realtà trovato nel 2018, ma gli scienziati si sono in realtà trovati solo recentemente a indagare sul caso, per capire come questo abbia fatto a conservarsi in così ottima maniera per tutti questi anni e ottenere quindi importanti informazioni.

Very happy to be part of this nice paper, which was led by Alexey Tikhonov and several other Russian friends and…

Posted by Love Dalén on Thursday, August 5, 2021

Stando agli studiosi, si tratta di uno degli animali che si è conservato meglio nei ghiacciai mai trovati. Parlando delle cause della morte del leone delle caverne, sembra che Sparta potrebbe essere stata aggredita da predatori più agguerriti, come succede per molti suoi simili che non riescono a raggiungere neanche i soli 2 anni di età, soffrendo anche in molti casi la fame per via della scarsità di cibo nel territorio.

Gli scienziati avranno modo nel corso delle prossime settimane di analizzare il DNA dell’animale e di studiare ulteriori dettagli in merito al caso in questione. C’è inoltre da considerare che proprio nel 2017 un altro cucciolo era stato ritrovato (rinominato invece Boris), e ulteriori scoperte simili potrebbero arrivare nel corso dei prossimi anni.