Non tutti gli hobby sono uguali, e alcuni possono costarti il carcere. Lo ha scoperto a sue spese un pensionato tedesco collezionista e fanatico di gadget militari. Tra le varie cose, aveva anche acquistato un carro armato della Wermacht a quanto pare ancora (in parte) funzionante. Non aveva chiesto nessun permesso.
Un bottino di armi ed equipaggiamento bellico, tra cui anche un cannone antiaereo nazista. Ora dovrà pagare una sanzione di 250.000€ (rischiava oltre mezzo milione di multa), oltre alla condanna a 14 mesi di reclusione (pena sospesa con condizionale). Stando alla cronaca dei quotidiani locali, l’anziano spesso usava il suo carro armato come spazzaneve. Assieme al veicolo, l’uomo disponeva di un discreto arsenale di armi ed equipaggiamenti militari, tutti della Seconda guerra mondiale.
L’uomo, che ha 84 anni, dovrà liberarsi del carro armato e anche del cannone antiaereo. Avrà due anni per farlo, e dovrà cederli ad un museo o ad una collezione privata autorizzata. Vista l’unicità della collezione del pensionato, le perquisizioni erano state svolte anche con la collaborazione dell’esercito.
Il carro armato in questione era un Panzer V Panther, prodotto dalla Germania nazista tra il 1943 e il 1945. Sembra che il “cimelio” abbia già un possibile acquirente: un museo americano si è fatto avanti, presentando una proposta. Il ritrovamento ad opera delle forze dell’ordine risale al 2015, quando il pensionato aveva 78 anni, mente il caso è stato chiuso solo recentemente, vista la sua complessità.
In particolare, non era chiaro se si potevano applicare le norme che regolano la detenzione di armi da guerra, dato che molti dei reperti nella collezione dell’uomo – per quanto acquistati sul mercato grigio – effettivamente non erano più funzionanti. Quanto al carro armato, l’uomo si è difeso spiegando che l’aveva acquistato da un uomo che lo voleva rottamare. Da qui la pena tutto sommato lieve, specie in considerazione della quantità e del tipo di armi sequestrate. Come spiega l’avvocato che ha difeso il pensionato, il giudice ha optato per una differente fattispecie di reato: non più detenzione abusiva di armi da guerra, ma l’equivalente del nostro possesso illecito di reperti archeologici. Insomma, come direbbe qualcuno, “questo carro armato dovrebbe stare in un museo“. E così sarà.
Leggi anche: