Sul suo blog personale (che, ricordiamo, reca il titolo “not a blog”), George R.R. Martin ci rende partecipi del suo primo vero viaggio in era COVID, che lo ha portato nei luoghi della sua giovinezza per poi tornare a casa a lavorare alacremente (almeno si spera!) su The Winds of Winter.

Questo dovevo postarlo a giugno, ma… meglio tardi che mai, no? Ad ogni modo, sono stato in viaggio per dieci giorni a giugno, fino a Evanston (dove sono andato a scuola, dal 1966 al 1971), Chicago (dove ho vissuto dopo la scuola, dal 1971 al 1976) e Dubuque (dove ho insegnato dal 1976 al 1979). Si è trattato della prima volta che ho lasciato casa in un anno e mezzo, dall’inizio della pandemia e della quarantena. Devo dire che è stato grandioso allontanarmi dalla mia sedia d’ufficio, anche se solo per pochi giorni.

Il racconto va a briglia sciolta su quel che ha visto e rivissuto in quei luoghi, aggiungendo anche il video di un’intervista rilasciata a stazione locale.

Martin accenna al fatto che il viaggio non è stato fatto solo per diletto ma c’era una ragione precisa, che però non può ancora rendere pubblica. In compenso, però, ci rende partecipi delle sue belle foto con vista battello!

Sono tornato a casa il 23 giugno.(…) Naturalmente, durante i dieci giorni che sono stato via e lontano da internet, le mail si sono accumulate, e ho trovato 800 missive ad aspettarmi. Il che potrebbe aiutarmi a spiegare perché sono in ritardo di settimane nel compilare questo post, ma… per ora è tutto. I boschi erano adorabili, oscuri e profondi, ma ho delle promesse da mantenere e libri da scrivere prima di andare a dormire.

Speriamo che il viaggio gli abbia rinfrescato le idee e dato nuovo sprint per continuare a scrivere!

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