Questa prima estate di “rinascita” delle sale ha, senza dubbio, tra le sue madrine l’attrice Emily Blunt, artista britannica naturalizzata statunitense che, nella sua carriera ventennale, ha collezionato svariati successi… e cuori del suo pubblico. In questi giorni in sala con A Quiet Place II, sarà presto nuovamente al cinema, tra meno di un mese, con Jungle Cruise.
Per questo abbiamo preparato per voi una piccola guida con i 10 film da vedere con protagonista Emily Blunt: pellicole di generi variegati, non tutti capolavori, in verità, ma comunque interessanti da scoprire e in cui, ad ogni modo, l’attrice londinese recita con grande talento.

Si tratta senza dubbio di una delle attrici più duttili della sua generazione e che non si è “accontentata” di essere incasellata in un genere, come capita a tante sue colleghe, passando con disinvoltura da ruoli fisici ed action all’essere una madre coraggiosa o una magica (e mitica!) tata.

A Quiet Place – Un posto tranquillo (2018)

Il film, diretto e interpretato da John Krasinski, vede in Blunt il suo elemento principale, in realtà: nei panni di Evelyn Abbott è una madre che tenta disperatamente di salvare la sua famiglia da una invasione aliena. Madre di tre figli e incinta di un quarto, deve far di tutto per evitare gli spietati invasori ciechi, ma dotati di finissimo udito. La sua intensa interpretazione (e la dedizione nell’imparare la lingua dei segni, fondamentale per il suo ruolo) le è valsa un premio agli Screen Actors Guild Award. E se nel primo film rubava letteralmente la scena, nel secondo è passata direttamente a essere la indiscussa protagonista, di concerto col resto della famiglia Abbott.

Edge of Tomorrow – Senza domani (2014)

Liberamente tratto dalla light novel nipponica All You Need Is Kill, Edge of Tomorrow è uno dei film più sottovalutati nella filmografia di Tom Cruise e con tutta probabilità il migliore in quella del regista Doug Liman, a cui Blunt contribuisce molto efficacemente. Abusando della meccanica da “giorno della marmotta” applicata a un disperato contesto bellico, il personaggio di Cruise (William Cage) e quello di Blunt (il sergente Rita Vrataski) sono condannati a rivivere lo stesso, brutale, giorno della loro morte, riuscendo a guadagnare un po’ di conoscenza e destrezza ogni volta. Blunt riesce agevolmente a tener testa, e spesso superare in carisma, a un mostro come Cruise, impresa solitamente molto ostica alle sue partner on screen, spesso relegate a ruoli gregari: Rita, invece, è una sorta di mentore e un personaggio assolutamente badass.

Il ritorno di Mary Poppins (2018)

Ci vuole indubbiamente coraggio nel proporsi come nuova incarnazione di un mito vivente: anche più di quanta ce ne vuole per l’ennesimo recasting di una supereroina. Di Wonder Woman ce ne possono essere tante, di Mary Poppins ce n’era una sola, nel cuore della gente, ed era Julie Andrews. Eppure, Emily Blunt ha convinto tutti nell’inatteso sequel, dimostrandosi perfetta per la parte e restituendo al personaggio anche qualcosa dei libri, pur restando fedele all’impronta del Classico Disney, senza scadere nell’imitazione. Una prova eccellente che, da sola, vale tutto il film (che, oltretutto, è molto più godibile del previsto).

Into the Woods (2014)

Passiamo da un musical Disney a un altro, con risultati, ahinoi, ben diversi, anche se l’interpretazione della nostra si difende bene. Purtroppo, la versione cinematografica del celebre musical soffre a livello di ritmo e coerenza, anche se i numeri canori sono comunque piacevoli, con la Blunt che conquista una nomination ai Golden Globe nei panni della moglie del fornaio.

The Young Victoria (2009)

Interpretare la Regina d’Inghilterra (Vittoria o Elisabetta, in special modo) è un grande traguardo per qualunque attrice inglese, dunque non stupisce l’impegno profuso nell’interpretare una giovane Vittoria, agli inizi del suo regno, divisa tra intrighi di palazzo, giochi di potere e l’amore verso il Principe Albert de Saxe-Cobourg-Gotha, un Rupert Friend con cui c’è grande sintonia a schermo.

Il diavolo veste Prada (2006)

Certo, ne Il diavolo veste Prada si tende sempre a ricordare Meryl Streep e Anne Hathaway, ma il giusto contraltare all’eroina Andrea non poteva che essere una rivale come la Emily Charlton interpretata da Emily Blunt, che con i suoi modi di fare, il suo atteggiamento, le sue battute e il suo charme, si è guadagnata di diritto la sua prima nomination ai Globe.

Sicario (2015)

Il film che ha consacrato Denis Villeneuve tra i nuovi big di Hollywood vede proprio Emily Blunt come protagonista, nei panni di un’agente dell’FBI alle prese con una complessa operazione di confine. Confine non solo geografico, ma anche morale: la giovane Kate scopre presto che il mondo non si divide in buoni e cattivi e tutto quel che vede e sperimenta è passibile di interpretazione, in una infinita scala di grigi e legittimazioni.

I guardiani del destino (2011)

Uno dei film meno noti, tra i tanti tratti dalle storie di Philip K. Dick, The Adjustment Bureau prende il concept originale e lo modifica secondo le esigenze di una storia che si sforza di essere una sorta di thriller romantico: se si riesce ad apprezzare la poesia di fondo quel che ne esce fuori è una fiaba d’amore fantascientifica, anche se una di quelle che forse si prende un po’ troppo sul serio. Emily Blunt qui veste i panni della ballerina Elise, che scopre insieme alla sua nuova fiamma David (Matt Damon) che in realtà le loro vite stanno divergendo dal percorso a loro assegnato, e per questo sono inseguiti da dei misteriosi Men in black.

Looper (2012)

Anni prima del suo Star Wars, Rian Johnson ha tentato un ambizioso (seppur forse troppo complesso in certi aspetti di trama) thriller basato sui paradossi temporali, in cui Joe, un cacciatore di taglie temporale, finisce per dover “uccidere se stesso”. Bruce Willis e Joseph Gordon-Levitt, sebbene non siano granché simili a livello di fisionomia, interpretano Joe a distanza di trent’anni (la CGI non era stata presa in considerazione, ai tempi…) mentre Blunt è Sara, un possibile bersaglio del giovane Joe (tralasciamo i motivi per evitare spoiler che vi confonderebbero e basta, fidatevi!) e vi assicuriamo che la nostra Emily, con un fucile in mano, sa essere assai minacciosa.

Jungle Cruise (2021)

Arriviamo infine a Jungle Cruise, che in realtà non è ancora uscito: arriverà, difatti, sia in sala che su Disney+ (tramite Accesso VIP) rispettivamente a partire dal 28 e 30 luglio. Nel film, Emily Blunt interpreta la dottoressa Lily Houghton, un’intrepida ricercatrice che da Londra parte per la foresta amazzonica e recluta Frank Wolff (Dwayne Johnson) per guidarla lungo il corso del fiume con La Quila, la sua barca diroccata ma affascinante. Lily è determinata a scoprire un antico albero con straordinarie capacità curative, in grado di cambiare il futuro della medicina. Durante questa epica ricerca, l’improbabile duo incontra innumerevoli pericoli e forze soprannaturali, nascosti nell’ingannevole bellezza della rigogliosa foresta pluviale. Ma quando vengono svelati i segreti dell’albero perduto, la posta in gioco per Lily e Frank diventa sempre più alta e il loro destino e quello dell’umanità sono appesi a un filo.

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