Se l’oscurità fosse un’onda, e voi cari ascoltatori aitanti surfisti, noi saremmo la vostra fidata tavola, tirata a lucido e cosparsa di cera per non scivolare ed evitare quindi di essere inghiottiti dalla spire multiformi. Iniziate a pagaiare che questa settimana parliamo di 300 – Terra e Acqua, Spire’s End, Hoplomachus: Victorum e Yggdrasil Chronicles.
In questo episodio:
- 300 non è un numero a caso quando si parla di gente mezza nuda che combatte con le lance. Avete capito bene: Terra e Acqua è un war game 1 vs 1 da gestire con le carte, praticamente un dolce miele per il nostro orsetto Banda, che non poteva onestamente restare indifferente alle sirene di un gioco così compatto e veloce. Avrete già capito che uno fa i greci e l’altro fa i persiani, mentre Banda fa Banda e ci racconta questo titolo edito in Italia da Ergo Ludo.
- Uno stilosissimo mix tra gioco di ruolo, boardgame e libro-game, questo Spire’s End. Il nirvana cosmico per un amante dell’avventura come il Duca, che forse non tutti lo sanno, ma non ha mai disdegnato l’attività ludica pur senza le sue amate miniature, a patto che il richiamo del dungeon si faccia tonante e il clangore delle spade fragoroso. Raccontaci tutto, MaC, perché questo è un titolo davvero unico!
- DING-DONG! Per chi non lo sapesse, questo è il campanello che segnala gli annunci della Ale’s Airlines, a cui solitamente segue un avvertimento importante per tutti voi ascoltatori. Dicevamo: “DING-DONG!”. Questa settimana il Capitano Rubbo ci porta Hoplomacus: Victorum, un Kickstarter solitario di combattimento in arena. Voi contro bestie paurose e altre amenità. Siete pregati di non fumare e di riporre il vostro schienale in posizione eretta. Grazie e cercate di non farvi divorare. DING-DONG!
- Cazzutissime divinità della mitologia norreno contro cazzutissimi cattivi della mitologia norrena. Chi prevarrà? Che poi, se ci pensate, perché i cattivi dovrebbero voler distruggere e dar fuoco a casa loro, l’albero cosmico della vita? E chi lo sa? Non abbiamo letto le noiose note di colore del manuale. L’importante è tenere in piedi la baracca e raggiungere sani e salvi la fine della storia. Ma non sarà facile, anche perché in Yggdrasil Chronicles si gioca letteralmente su un albero. Come questo aggiunga complessità non lo so, ma tanto nessuno legge fin qua per cui, buon ascolto e come sempre…
… Ci vediamo dall’altra parte!