Che Elon Musk non fosse propriamente avvezzo a seguire pedissequamente le leggi era cosa nota, ma un nuovo documento dimostrerebbe che la Federal Aviation Administration (FAA) gli avesse intimato di due volte di sospendere un test di SpaceX perché assolutamente non conforme alle licenze di lancio firmate con il Governo. L’azienda ha ignorato le notifiche e il risultato è stata un’esplosione.
Stiamo parlando dello Starship che è detonato verso dicembre, episodio che nei dietro le quinte si sarebbe tradotto con un’indagine durante la quale l’azienda privata avrebbe avuto la faccia tosta di lamentarsi del fatto che i software della FAA si dimostrassero “troppo prudenti”, rallentando di conseguenza il progresso tecnologico.
Dal suo canto, le autorità hanno fondamentalmente dichiarato che SpaceX ha falsificato le carte pur di garantirsi i numeri che avrebbero effettivamente consentito di poter lanciare la navicella spaziale senza dover incorrere nell’antipatico intervento della legge.
Nonostante il report dichiari che tutte le parti di SpaceX fossero convinte che il rischio fosse adeguatamente basso da rientrare entro i criteri della legge, SpaceX ha applicato metodi analitici che sembrano essere stati sviluppati frettolosamente per rientrare nella finestra di lancio,
ha scritto Wayne Monteith, capo della sezione spaziale della FAA, al presidente di SpaceX Gwynne Shotwell.
La violazione delle licenze di lancio e l’inclinazione a ignorare i molteplici richiami sarebbe stata causata, sostiene l’azienda, dal fatto che lo staff fosse convinto che le informazioni a cui faceva riferimento la FAA fossero obsolete e che, pertanto, la loro apprensione fosse insensata.
L’episodio è rimasto formalmente impunito, ma la FAA ha preteso che SpaceX si impegnasse a essere più coscienziosa, cosa che ha portato Elon Musk a lamentare pubblicamente la propria frustrazione ogni volta che il suo approccio “move fast and break things” è stato ostacolato.
Potrebbe anche interessarti: