Dopo due anni di investigazioni, il Newsweek ha pubblicato un report in cui racconta come il Pentagono abbia istituito un’armata occulta composta da circa 60.000 collaboratori, i quali sono soliti operare in segretissime missioni dal vivo, ma anche come troll della Rete il cui scopo è manipolare i social media.
La forza militare in questione, definita dalla testata come la “più grande forza sotto copertura che il mondo abbia mai visto” si occuperebbe di missioni clandestine che vanno a stridere con “le leggi statunitensi, le Convenzioni di Ginevra, il codice di condotta militare”.
Una metà dei 60.000 ricoprirebbe mansioni “tradizionali”, ovvero si dedicherebbe alle classiche spedizioni segrete a cui i film e i videogiochi sulla CIA ci hanno ormai abituato, tuttavia pare che esista anche un gruppo di “cyber fighter” che opera solo ed esclusivamente sul web.
Il loro compito principale sarebbe quello di recuperare informazioni tra quelle “accessibili pubblicamente”, ma anche quello di intavolare “campagne per influenzare e manipolare i social media”. Come le fabbriche di troll della Russia, anche il Pentagono avrebbe dunque centinaia di dipendenti stipendiati – indirettamente – dalla National Securitu Agency (NSA) pronti a inquinare il dialogo internettiano.
Il report, lungo e dettagliato, offre uno spaccato degno di un film – o di una puntata – di Mission Impossible. Se siete fan del genere, vi raccomandiamo la lettura dell’intero pezzo giornalistico.
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