La crisi dei semiconduttori è solamente agli inizi e continuerà a creare danni – per le aziende e per i lavoratori – e ritardi – per il consumatore finale – ancora per molti anni. Sono sempre di più i titani dell’economia che sono giunti a queste conclusioni. L’ultimo ad unirsi al club delle cassandre è il CEO di Nokia, Pekka Lundmark.
Non è erroneo parlare di lotta. La scarsità dei chip potrebbe andare avanti per minimo un anno, forse due. Questo problema non si risolverà nel giro di poco tempo
ha detto Pekka Lundmark nel corso di un’intervista.
Nokia, assieme ad Ericsson, è uno dei più avidi consumatori di semiconduttori al mondo. L’azienda non è più un big nel mondo degli smartphone, ma continua ad essere uno dei principali player nel settore delle infrastrutture telco. I ritardi nella filiera dei chip, a strascico, hanno iniziato a creare degli importanti ritardi negli appalti multi-miliardari di Nokia per la produzione della rete di comunicazioni mobile 5G.
Nokia, peraltro, ha preso dei duri colpi negli ultimi mesi, cedendo importante quote di mercato alla rivale Ericsson. La scarsità dei chip rischia di aggravare ulteriormente il gap tra le due aziende.
Oggi aziende come Nokia sono in una competizione ancora più serrata con gli altri player. I chip sono pochi, e le aziende sono in lotta tra di loro per assicurarsi il poco stock disponibile. «Devi chiamare ogni giorno i tuoi fornitori, far capire loro che sei un cliente importante per loro», ha detto il CEO di Nokia. «Conta quanto sei importante per loro sul quadro generale, quanto forte sia la relazione con il fornitore e come gestisci le loro aspettative».
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