Negli ultimi anni abbiamo visto molti casi di usi balordi del deep fake, ma nessuno tanto inquietante e pericoloso come quello che sta colpendo alcuni Parlamentari dell’Unione Europea. Personaggi non meglio identificati si stanno infatti fingendo membri dell’opposizione russa, rilasciando interviste e scambiando opinioni con i diplomatici, il tutto con lo scopo di discutere argomenti politici sensibili, sondare il clima internazionale e fomentare confusione.
Tra i soggetti bersagliati figura Rihards Kols, il quale presiede la Commissione per gli affari esteri del parlamento lettone, ma anche i deputati parlamentari di Estonia e Lituani, tutti Paesi estremamente importanti nella gestione degli equilibri della cosiddetta “nuova cortina di ferro“.
Kols ha denunciato la situazione attraverso ai suoi social, offrendoci anche uno spaccato fotografico della sua videoconferenza con l’impostore. L’efficacia dello stratagemma è inquietantemente funzionale: a sinistra uno scatto del personaggio, a destra la ricostruzione digitale.
Par viltus @leonidvolkov jeb: kā trīs Baltijas valstis satika viltvārdi un kā vēlāk tāpat “uzķērās” @ltvzinas. Mans skaidrojums šeit: https://t.co/KClylfJEiV.
Attēlā – īstais un neīstais @leonidvolkov. Cik viegli vai grūti abi atšķirami – to vērtējiet paši. pic.twitter.com/q6IZf5kVYL
— Rihards Kols (@RihardsKols) April 22, 2021
Kols era stato contattato da qualcuno che si è spacciato per l’oppositore politico Leonid Volkov, il quale ha a sua volta suggerito che dietro allo “scherzo” vi potessero essere due bontemponi professionisti russi noti come Vovan e Lexus, personaggi che non di rado colpiscono diplomatici poco simpatici all’establishment russo.
Considerando la sensibilissima situazione politica che si sta dipanando tra Russia e NATO – in Ucraina si stanno lanciando minacce roventi -, il trucchetto del deep fake usato contro ai parlamentari finisce tuttavia con l’avere una portata ben più grave della classica gag bonaria, mettendo a repentaglio le dinamiche politiche di chiunque voglia dar voce agli oppositori politici di Vladimir Putin.
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